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Lavoro giovedì 19 ottobre 2017 ore 13:54

I sindacati scrivono la parola fine per Cevital

L'apertura dell'assemblea affidata a David Romagnani

A 13 giorni dalla fatidica scadenza di Ottobre dall'attivo dei delegati Fim, Fiom e Uilm è emerso uno scenario allarmante per le sorti dei lavoratori



PIOMBINO — Sala piena, ma non troppo, per l'attivo dei delegati Fim, Fiom e Uilm che si è svolto nella mattina di giovedì all'hotel Phalesia a Piombino. Sindacati, lavoratori, politici e istituzioni hanno avuto l'occasione di confrontarsi in vista della scadenza fissata dall'addendum per il 31 Ottobre per Rebrab e lo stabilimento siderurgico soprattutto alla luce delle inadempienze e l'inaffidabilità dimostrata in questi anni.

C'era il sindaco Massimo Giuliani, affiancato dalla giunta, alcuni consiglieri comunali come Rinaldo Barsotti (Pd), Carla Bezzini (Un'altra Piombino) e Daniele Pasquinelli (M5s); presente anche Massimiliano Roventini, assessore a San Vincenzo e candidato alla segreteria di Federazione Pd in Val di Cornia, Valerio Fabiani (Pd) e Luciano Gabrielli (Mdp). Tra i sindacati, oltre ai rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, in platea c'era Mirko Lami (Cgil Toscana) sono intervenuti i rappresentati di Ugl e i lavoratori del Camping Cig. Assenti "giustificati" l'onorevole Silvia Velo e il consigliere regionale Gianni Anselmi che per altri impegni non hanno potuto partecipare all'iniziativa.

Romagnani, in apertura, lo aveva detto chiaramente che questa assemblea non sarebbe stata una passerella o un convegno, ma un momento di confronto dove far emergere una volta per tutte i nodi di questa vicenda e capire quale strada intraprendere. "Non ci preoccupa tanto il 31 quanto cosa succederà fra 58 giorni dal momento che dall'azienda ci dicono che al 15 dicembre non ci sarà cassa per gli stipendi", ha fatto sapere David Romagnani della Fiom. 

Al Governo, infatti, viene chiesto di prendere in mano la situazione affinché garantisca continuità produttiva compresa la ripartenza dei treni di laminazione dal primo Novembre quando, stando così le cose, si dovrebbe aprire una nuova era senza Cevital. Per questo viene considerata una buona notizia la previsione di un fondo di 300 milioni di euro destinato a garantire la continuità produttiva per le aziende in amministrazione straordinaria (leggi l'articolo correlato).

A Piombino i lavoratori vogliono tornare a produrre acciaio, non importa loro in questo momento approfondire se con o senza altoforno; dagli umori degli operai in questo momento la fabbrica rappresenta l'unico spiraglio di futuro per 3.500 persone, indotto compreso.

A chiudere i lavori, tra le rimostranze del coordinamento Art.1 - Camping Cig, il sindaco Massimo Giuliani che ha ribadito come ora più che mai sia arrivato il momento di dire le cose chiaramente e soprattutto avere una visione di quello che si vuole raggiungere, considerando però che d'ora in avanti non si potranno più commettere errori (leggi l'articolo correlato).

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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