Politica domenica 09 aprile 2017 ore 15:55
Aumento Tari, per le liste bisogna cambiare

Sull'aumento Tari, le liste civiche della Val di Cornia chiedono alle Amministrazione che hanno guidato il passaggio in Ato Sud di agire
PIOMBINO — L'aumento Tari che i comuni della Val di Cornia si trovano a fronteggiare devono avere una spiegazione (leggi l'articolo consigliato). Ne sono certe le liste civiche Comune di Cittadini, Un'altra Piombino, Assemblea popolare Suvereto e Assemblea Sanvincenzina che in una nota chiedono alle amministrazioni Pd, che hanno guidato il passaggio in Ato Sud, di spiegarne il perché.
A Campiglia, per esempio, l'aumento raggiungerà il 30 per cento per le aziende e tra il 5 e l'8 per cento per la famiglie (leggi l'articolo consigliato). "C'era stato garantito che approdare nell'Ato Sud avrebbe ridotto i costi, - hanno detto le liste - migliorato il servizio ed avviato noi tutti verso un radioso destino, invece siamo di fronte ad un servizio peggiore nonostante il continuo aumento delle tariffe e all'allontanamento degli organi decisionali che influiscono sulle strategie aziendali".
"Il tanto sbandierato beneficio sul fronte degli investimenti e sulla qualità del servizio non c'è stato - hanno aggiunto - e una gravissima questione etica ha travolto i vertici di Sei tanto che l'azienda è commissariata".
Le liste hanno chiesto allora di elaborare una soluzione amministrativa che "garantisca per il futuro prossimo un servizio trasparente, meno costoso e più efficiente".
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