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Politica domenica 08 dicembre 2024 ore 12:14
Quale alternativa per quella palazzina fatiscente
Dal gruppo Anselmi sindaco una via alternativa per la questione della palazzina di via della Repubblica. “Fino a oggi solo inerzia”
PIOMBINO — Per la palazzina di via della Repubblica, azioni tardive e non risolutive da parte del Comune. Così hanno sentenziato dal gruppo consiliare Anselmi sindaco in merito alla vicenda del palazzo fatiscente all’ingresso della città.
“A leggere le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Piombino sulla stampa qualche giorno fa e la sua risposta all’interrogazione presentata da Rifondazione comunista in consiglio comunale, viene da pensare che le misure messe in campo dall’amministrazione comunale per risolvere la vicenda del palazzo fatiscente in via della Repubblica siano le uniche possibili. - hanno commentato - In realtà, considerando la situazione di difficoltà e di scarsa sicurezza dal punto di vista viabilistico che permane ormai da troppo tempo, quello che emerge è la sostanziale inerzia che ha caratterizzato l’amministrazione comunale fino a oggi, con notevoli ritardi nel prendere in carico la vicenda e con il rischio reale che la situazione non si risolverà nel breve periodo. Il sindaco ha scelto infatti di affidare un professionista lo studio della vicenda, quando in realtà era già abbastanza evidente cosa si doveva fare, specie per chi possiede una preparazione professionale specifica”.
“La società Katerim Anstaldt, proprietaria di gran parte dell’immobile, ha sede in Lichtenstein, come più volte riportato, ed è ancora esistente; è stata posta in una sorta di limbo per la sua situazione di insolvenza delle imposte annuali ed ha comunque un liquidatore. - hanno aggiunto - Un’azione alternativa da mettere in atto quindi, sarebbe stata quella di pignorare l’immobile e metterlo all’asta. Con il ricavato sarebbe stato pagato il credito vantato dal Comune, anche se vi sono delle ipoteche di istituti di credito che devono essere soddisfatte preventivamente. In ogni caso, una volta venduto l'immobile, il Comune avrebbe potuto ristabilire una situazione ben diversa e gestibile, con una nuova proprietà in grado di pagare le imposte senza continuare ad accumulare debiti come sta succedendo ora. Certamente se si fosse agito sin da subito in questa direzione si sarebbe aperta una possibilità di soluzione e di ripristino. Fare un’azione costa, ha detto il sindaco nel suo intervento, e toglie risorse ad altri interventi. In realtà i costi per l’operazione sopra descritta sarebbero di una decina di migliaia di euro che però verrebbero sicuramente recuperati con la vendita dell’immobile, in quanto le spese sostenute avrebbero la precedenza nel rimborso anche rispetto alle ipoteche”.
“La situazione è sicuramente complessa, proprio per questo e soprattutto per l’urgenza di venire incontro alle esigenze immediate di sicurezza dei cittadini e d’immagine e decoro della città, ci sarebbe stato bisogno anche in questo caso di un altro approccio, molto più chiaro ed efficace”, hanno concluso.
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