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Politica lunedì 07 ottobre 2024 ore 07:00

Via della Repubblica, "mettere in sicurezza"

Riccardo Gelichi, portavoce di Ascolta Piombino

Lo chiede Ascolta Piombino che evidenzia tutte le criticità del restringimento della strada principale di accesso alla città



PIOMBINO — "La questione relativa al civico 88 di via della Repubblica che per motivi di sicurezza ha visto il restringimento della carreggiata con gravissimi disagi per i cittadini è un problema non rimandabile. La presenza di più proprietari e l’irreperibilità di uno di questi, che detiene gran parte dell’immobile, non facilita la messa in sicurezza dello stabile. Questo non dovrebbe esentare il Comune da una presa in carico del problema, in primis rivolgendosi all’eventuale amministratore di condominio, se presente, imponendogli tempi certi di messa in opera". 

Lo scrive in una nota Riccardo Gelichi, portavoce di Ascolta Piombino.

"Nel caso si dovesse accertare che attraverso gli strumenti ordinari di tutela giudiziaria, si dilatassero eccessivamente i tempi di esecuzione dei lavori, allora si dovrebbero richiamare i principi di contingibilità e di urgenza. - prosegue Gelichi- Cioè l’imminenza di un fatto eccezionale, dove abbiamo un immobile che versa in uno stato di grave pericolo insieme alla mancanza di strumenti alternativi per poter risolvere la controversia per il rifacimento delle strutture pericolanti; questi elementi dovrebbero stimolare un’ordinanza sindacale del Comune per la messa in sicurezza dell’immobile. Nel caso di inadempimento dei proprietari, con le suddette premesse, per l’eliminazione del pericolo, il Comune potrebbe eseguire coattivamente l’opera, in questo caso ci sarebbero tutti i requisiti per procedere in danno. La copertura finanziaria potrà essere attinta dal bilancio comunale per poi rivalersi sui proprietari, almeno quelli inadempienti, anche fino alla vendita all’asta o all’acquisizione dello stabile per la soddisfazione del credito. Immobile che se entrasse nella disponibilità del Comune di Piombino, potrebbe essere utilizzato rispetto a criteri di utilità sociale".

"Questo intervento - commenta il portavoce di Ascolta Piombino - non può attendere mesi o lo sviluppo dei lavori di una task force; per studiare le carte basterebbe un buon avvocato e qualche ora di lavoro, con tutti i ricorsi al Tar, al Comune non dovrebbe mancare l’esperienza. Quindi basta perdere ancora tempo, qui non si tratta del gusto delle mattonelle di una piazza ma della sicurezza dei cittadini sia per questioni viabilistiche che strutturali".


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