Lavoro giovedì 12 settembre 2024 ore 11:32
"Necessario accordo di programma con penali"
Il Coordinamento Art.1-Camping Cig ricorda le scadenze in vista e torna sulla proposta che lo Stato acquisti le acciaierie di Piombino
PIOMBINO — "Innanzi tutto, solidarietà fraterna ai licenziati dell’indotto Magona: importante che oggi siano al centro dell’attenzione, a differenza di quanto avvenne con l’indotto acciaierie. Insieme ai licenziati, occorre costruire subito mobilitazione operaia dentro la città, insieme alla città, agli studenti, alle donne, agli anziani. Diritto al lavoro e prima di tutto diritto alla sicurezza e alla salute nel lavoro e in città: lo sciopero in PioLog, dopo il pericolosissimo tracollo delle rotaie nella stiva, è fondamentale ma non basta, va esteso a Jsw e oltre, per bloccare anche l'azione governativa che invece di rafforzare i controlli degli ispettori del lavoro li ha ulteriormente depotenziati".
Lo scrive in una nota il Coordinamento Art.1-Camping Cig.
"Dopo il rinnovo delle Rsu Jsw e gli incontri al ministero, la parola va data prioritariamente proprio alle Rsu neoelette e all’assemblea dei lavoratori: sarà la prima, non rinviabile risposta pure alla continua arroganza di Carrai. Per quanto riguarda poi i progetti Metinvest-Danieli, ricordiamo che la multinazionale ucraina ha depositato un’opzione per Taranto, la quale verrà sciolta il 20 Settembre; - prosegue Camping Cig - sciogliere quel nodo è indispensabile prima di prendere sul serio la nuova narrazione felice su Piombino, come invece sembra suggerire anche Tg3 Toscana del 9 settembre; nessuna delega in bianco a Metinvest, quale purtroppo serpeggia negli ambienti sindacali e istituzionali".
"Bisogna assolutamente acquisire il piano industriale Metinvest-Danieli unitamente all’accordo di programma, per consultare democraticamente in merito lavoratori e cittadini, come chiese il Camping CIG al Ministro Urso durante l’ultima visita al porto. - prosegue il Coordinamento - A differenza del passato, l’accordo di programma, poi, dovrà contenere vincoli e penali, per l’azienda come per gli altri firmatari istituzionali: lo Stato si deve riprendere lo stabilimento, entrare comunque a pieno titolo nella proprietà, visto che investe moltissimi soldi e mette a disposizione le aree; altro che fare da bancomat per le multinazionali, come piace a Jws. In questa prospettiva, prima di tutto, va cacciato Jindal, giacché ha il coraggio di volere investire di suo appena 20 milioni su 140 per un intervento del tutto inadeguato sul treno rotaie, pretende le commesse rotaie, mentre non occuperà più di 400 dipendenti e produce in India le sfere tipo Gsi".
"Arrivano licenziamenti e scadenze Cig; il rigassificatore troneggia in porto; ospedale e sanità pubblica vanno in malora; la discarica aumenta di volume accogliendo rifiuti dal mercato: la mobilitazione della fabbrica e della città, insieme, è indispensabile subito, in tutte le forme possibili: scioperi per mettere in difficoltà Jsw (che al momento fa affari con le rotaie e richiama gente dalle ferie) e costringere la Magona a fermare i licenziamenti nell’indotto; assemblee in nome della partecipazione democratica di lavoratori e cittadini; concerti come incontri per parlare insieme di lavoro, ambiente, solidarietà, giustizia e futuro. Prendiamo esempio da Gkn e Volkswagen per preparare la mobilitazione generale e fermare le multinazionali della disoccupazione e il governo delle privatizzazioni. Ci aspettiamo quindi, finalmente, anche il forte impegno dei sindacati", concludono da Camping Cig.
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