Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 10:23 METEO:PIOMBINO15°23°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Vardy lascia il Leicester. L’ultimo chiude la porta
Vardy lascia il Leicester. L’ultimo chiude la porta

Politica giovedì 31 ottobre 2024 ore 10:25

Ciminiere abbattute, "un triste simbolo"

Le ciminiere di Tor del Sale durante la demolizione

Rifondazione Comunista Piombino interviene per evidenziare che al momenti non ci sono certezze sul futuro industriale della città ma solo dismissioni



PIOMBINO — "Abbiamo voluto essere presenti come gruppo consiliare Rifondazione Comunista - Movimento 5 stelle alle operazioni di abbattimento delle ciminiere della centrale di Tor del Sale. Volevamo esserci perché chi ci ha votato ci ha chiesto di vigilare e di dire la nostra ovunque, soprattutto di fronte ad un fatto storico come questo. Ebbene, non ci sottrarremo. Abbiamo ascoltato attentamente le parole del presidente della regione Giani – replicate, in modo non molto diverso, dall’amministrazione cittadina - e crediamo che quel che è stato raccontato non sia niente di più lontano dal vero e da quel che succede in città".

Lo scrive in una nota il Partito di Rifondazione Comunista Piombino.

"Abbiamo sentito parlare di ripartenza della città, di Piombino che sta mutando e che si avvia ad una nuova crescita economica. - prosegue Rifondazione - Ebbene i dati demografici ed e i parametri economici che definiscono la città sono lontani da qualsiasi ripresa. Con una fetta di popolazione attiva sempre più stretta ed un continuo allontanamento dei giovani dalla città, Piombino si sta avviando, semmai, ad una lenta fase di declino demografico ed economico, sorretto soltanto dalla nuova ondata di gentrificazione che vede fare man bassa di case a buon mercato e che rendono sempre più difficili gli affitti ai piombinesi".

"Tutto ciò alla luce di una crisi industriale senza precedenti, caratterizzata da un continuo rimandare, mentre nelle famiglie la crisi degli stipendi ormai raggiunge livelli insostenibili. - aggiunge Rifondazione - Il problema, allora, non è il cambiamento dello “skyline” (tanto la Sdriscia è New York..), ma la questione è semmai il continuo mordere via pezzi dell’area industriale senza avere, però, una soluzione organica e di lungo periodo per l’intera questione piombinese (Acciaierie, porto, Magona, Dalmine, Sol etc.). La demolizione delle torri rischia, allora, di diventare il triste simbolo di un processo irreversibile che porta alla totale dismissione del tessuto produttivo cittadino, senza nulla a colmarlo"

Secondo Rifondazione "L’idea, presentata come innovativa, è che Piombino, ormai, è in grado di ammortizzare la chiusura degli impianti industriali grazie ai “nuovi impianti ricettivi” e ai nuovi porticcioli turistici (il secondo, senza contare il porticciolo di Marina e quello delle Terrerosse) che nasceranno sulle aree bonificate. Ombrelloni e boe a colmare il vuoto produttivo di migliaia di operai a casa. Soluzioni palliative, che non affrontano il problema di buoni salari per 12 mesi l’anno e che danno una leccata di vernice su delle rovine fumanti. Si va, invece, verso soluzioni “oasi nel deserto” con pochi posti di lavoro su aree vaste".

"Come abbiamo sempre ribadito, il turismo ci vuole, è necessario alla città e per metterlo ancor più in attivo deve essere pensata su una stagione più lunga e che sappia portare la popolazione dei villaggi turistici in città, ma non basta, da solo, per dare le condizioni materiali ed economiche alla sopravvivenza di una città che supera i trentamila abitanti. Infine troviamo quantomeno forzata la narrazione sul futuro progetto di nuove pale eoliche nella piana della Val di Cornia. Se si vuol raccontare che le pale eoliche forniranno l’energia necessaria alla – forse – nuova siderurgia con impianti elettrici, si dice il falso. Non è più pensabile il rapporto che esisteva tra Tor del Sale e le Acciaierie anni fa, perché l’energia prodotta delle pale non sarà sufficiente. Si aprono molti interrogativi, dalla questione economica a quella energetica, che non ultimo, chiamano di nuovo in causa l’elefante nella stanza: quale futuro avrà il rigassificatore in porto (anche questo citato come una vittoria)? Insomma, crediamo non ci sia all’orizzonte niente che possa far pensare all’apertura di una nuova “fase” di crescita economica della città, semmai tutto fa pensare alla nuova “fase” delle elezioni regionali del 2025", ha concluso Rifondazione.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
A chiederlo è il Partito Democratico. "Non è accettabile che oggi si tenti di scaricare la responsabilità su "problemi di società"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Politica

Politica

Politica

Attualità