In 70 per le osservazioni al progetto Rimateria

Si tratta delle osservazioni presentate dal Comitato Salute Pubblica al progetto di ampliamento della discarica Rimateria ora al vaglio

PIOMBINO — Anche il Comitato Salute Pubblica ha presentato le osservazione al progetto di ampliamento richiesto da Rimateria. Settanta i cittadini che hanno firmato le osservazioni.

"Non si era mai verificata un’adesione così immediata e numerosa. - ha commentato il comitato - Segno che, l’attenzione che la cittadinanza rivolge al progetto di ampliamento della discarica di Ischia di Crociano, è sempre molto alta nonostante le restrizioni dovute al Covid, limitino le relazioni sociali. Non possiamo scendere in piazza, non possiamo fare banchetti, non possiamo fare assemblee, ma una cosa la possiamo fare: seguire l’iter autorizzativo intrapreso da Rimateria per ottenere ancora spazi da adibire a discarica. Mentre tutto sembra rimandato, il progetto di ampliamento no. Senza questo progetto, - ha spiegato il comitato - Rimateria non otterrebbe il concordato in continuità, chiesto per i motivi finanziari in cui si trova l'azienda.

"La premessa alle osservazioni sottolinea due aspetti fondamentali: il primo che le aree sulle quali viene richiesto di abbancare nuovi rifiuti sono state oggetto di una variante urbanistica tesa a trasformarle in parco urbano e il secondo ricorda che il confine della discarica si trova a meno di 500 m dal confine dei due centri abitati di Colmata e Montegemoli dichiarati tali solo a fine 2019. - hanno ricapitolato dal comitato - Entrando nel merito del progetto presentato, ribadiamo che a nostro avviso è inammissibile e improcedibile per le motivazioni sopra elencate e rileviamo una serie di criticità a partire dalla tipologia dei rifiuti che vi intendono accumulare, rifiuti industriali non provenienti solo da Piombino, per quanto riguarda il sopralzo della ex Lucchini, e rifiuti speciali biodegradabili sempre di provenienza da tutta Italia, con deroghe al parametro Doc, contenuto organico disciolto, pertanto puzzolenti, per quanto attiene la riprofilatura della ex Asiu. Per consentire la riprofilatura della ex Asiu, - hanno aggiunto - la sua chiusura definitiva verrebbe rimandata al 2026 e non più al 2023 come intimato dalla Regione nell’ultimo cronoprogramma".

Tra le osservazioni i dubbi sulla tipologia di rifiuti, l'altezza massima consentita e altre questioni tecniche sulla base di indagini geolettriche.

"Rimateria ha dato prova di non avere a cuore di preservare proprio un bel niente, a parte continuare ad abbancare rifiuti, ma quei rifiuti putrescenti andrebbero ben coperti con uno strato di terra e non con ulteriori rifiuti sebbene industriali. Rimateria scrive infine che la discarica è in un territorio industriale, senza precisare che quel territorio fino agli anni Novanta era un’area verde che separava l'industria siderurgica dalle abitazioni di Colmata".

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