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Attualità lunedì 14 novembre 2016 ore 19:15

L'inclusione lavorativa passa dal Terzo Settore

Presentato il progetto biennale per l'accompagnamento al lavoro delle persone disabili o in carico ai servizi di salute mentale



PIOMBINO — Accompagnare nel mondo del lavoro persone disabili e soggetti in carico ai servizi di salute mentale, questo è il progetto presentato dalla Società della Salute della Val di Cornia assieme a una squadra di associazioni e cooperative del mondo del volontariato, dell’assistenza e del Terzo Settore. A presentare il progetto il direttore della SdS Donatella Pagliacci e il responsabile del progetto Alberto Castelnovo, affiancati dalla presidente della SdS Rossana Soffritti.

La Società della Salute della Val di Cornia, con la zona distretto dell’Usl Nord Ovest, Comune di San Vincenzo, Cna Servizi, Cuore Liburnia, Nuova Proposta, Consorzio Astir, Pegaso Network, Comunicare per Crescere e Pubblica Assistenza (riunitesi in associazione temporanea di scopo) sono i soggetti che hanno fatto squadra nella stesura di un articolato progetto denominato “C.Re.A.Re.”, che sta per Costruire reti per accrescere l’inclusione in Val di Cornia, riuscendo a intercettare 247.789,60 euro. Fondi che saranno destinati alla valutazione di 50 persone potenzialmente beneficiari del servizio e alla presa in carico di 25 persone da formare e inserire in un percorso di stage retribuiti in azienda con l’affiancamento di un tutor che li guiderà in questo percorso di crescita.

Questo tipo di formazione rappresenta un vero e proprio ponte tra la ricerca del lavoro e il Centro dell’Impiego. Al 2015 nella provincia di Livorno erano 599 le persone in condizioni di disabilità (legge 68/199) iscritte negli elenchi dell’Ufficio provinciale del lavoro collocamento mirato; 365, invece, le persone inoccupate certificate e in carico per bisogni inerenti la salute mentale sempre al 2015. A questi vanno ad aggiungersi ogni anno dai 5 ai 7 utenti neodiplomati all’anno.

Da questi numeri deriva l’esigenza di avviare un progetto mirato per l’inclusione lavorativa, formando i soggetti fragili nei settori attualmente più richiesti nel mondo del lavoro. Fondamentale è e sarà l’adesione delle aziende che accoglieranno gli stagisti che giorno dopo giorno potranno imparare una professione (agricoltura, commercio, distribuzione, giardinaggio, piccola edilizia, turismo, ristorazione, servizi di pulizia, amministrazione e artigianato). Attualmente sono 29 le aziende della Val di Cornia disposte ad accogliere stagisti appartenenti alle categorie più fragili; a queste vanno ad aggiungere oltre 50 tra aziende, enti e cooperative già convenzionate con l’Usl; su questo fronte si muoverà anche la Cna per sensibilizzare le sue 347 imprese iscritte.

Il percorso è iniziato lo scorso 21 ottobre, data della firma della convenzione, è proseguirà per due anni fino al 20 ottobre 2018. Ma, considerando che i fondi sono stati stanziati rispondendo al bando per l’accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili relativo al programma operativo 2014-2020, non è escluso che possano essere presentati nuovi progetti sotto l’egida della coprogettazione.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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