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Attualità giovedì 07 gennaio 2021 ore 16:59

Discarica,"monitoraggio tardivo e non attendibile"

La discarica Rimateria

Il report Arpat rileva sforamenti tra Novembre 2019 e Marzo 2020. Il Comitato Salute Pubblica: "Non dovrebbero esserci controlli in tempo reale?"



PIOMBINO — "Siamo sempre più convinti che questo sistema di rilevamento, oltre a non essere attendibile, non è efficace e di conseguenza non tutela la salute della popolazione". Lo ha detto il Comitato Salute Pubblica alla lettura del recente report di Arpat sulla rilevazione dell'idrogeno solforato nelle aree adiacenti alla discarica Rimateria, inoltrato al sindaco del Comune di Piombino, al Settore Bonifiche e Autorizzazioni Rifiuti della Regione Toscana e all’Azienda Usl a metà Dicembre.

"In questa nota è riportata in allegato anche la relazione integrale che Arpat ha effettuato sui dati registrati dalle tre centraline relativamente all'andamento della concentrazione di idrogeno solforato nel periodo Novembre 2019 - Agosto 2020. - hanno spiegato dal Comitato Salute Pubblica - Questa relazione ci convince sempre più che le centraline, due su tre, siano posizionate troppo lontano dai centri abitati e dalla discarica stessa. Solo una è a 400 metri dal perimetro della discarica e guarda caso rileva i dati maggiori. Ricordiamo che la distanza del perimetro dei centri abitati dal perimetro della discarica varia da 160 a 300 metri"

"I dati elaborati, relativi al periodo Novembre 2019 - Agosto 2020, ci giungono solo ora, a distanza di mesi e ci dicono che gli sforamenti dalla soglia di disturbo olfattivo di 7 μg/m3 sono stati altissimi e superati per molte volte nell’arco del periodo analizzato, molto vicini a quel limite di pericolosità per la salute dei cittadini. - hanno proseguito in una nota - Lo sappiamo solo ora, quando ormai i danni potrebbero essere già stati causati. A cosa serve saperlo ora, a posteriori? Non dovrebbe esserci forse un controllo delle emissioni in tempo reale con la possibilità di sospendere temporaneamente le attività di conferimento?".

"Non sono ancora state installate le due centraline fisse imposte dalla Regione a Rimateria, installazione rimandata oltre ogni accettabile proroga, con il beneplacito della regione stessa. - hanno aggiunto - L’installazione delle centraline fisse non è fra le priorità di questa azienda ma a quanto pare neanche della Regione mentre è evidente che è indispensabile per la sicurezza del territorio. Per quanto ancora allora avremo un monitoraggio tardivo e non attendibile? Auspichiamo che, alla luce della relazione di Arpat, la Regione si decida a prendere una posizione più severa nei confronti dell’azienda".

Riguardo alle recenti segnalazioni di maleodoranze provenienti dalla discarica Rimateria che hanno riacceso la battaglia contro il sito piombinese, il Comitato ha fatto sapere che fonti non ufficiali hanno spiegato che i cattivi odori sarebbero causati dai lavori di messa a norma definitiva di una parte della discarica. Per questo il Comitato chiede una comunicazione preventiva e non a posteriori e la sospensione dei conferimenti in questa circostanza per evitare di aumentare il disagio.

"Siamo grati del lavoro svolto da Arpat e auspichiamo che sia da Asl che dalla Regione che dalla Amministrazione locale, alla luce della relazione, arrivino le risposte che la cittadinanza si aspetta", hanno concluso tornando a chiedere ad Asl di certificare "se c'è o meno pericolosità per la salute pubblica a causa dei continui miasmi su un centro abitato distante meno di 500 metri, con una discarica fuori norma da sempre”.


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