Discarica, "solito teatrino, nessuna battaglia"

Piombino Domani: "Battaglie giudiziarie infondate, che ora vuol far passare come politiche, noncurante dello spreco di risorse pubbliche"

PIOMBINO — "Ferrari usa i contenziosi solo a scopo dimostrativo e per il suo consenso, utilizzando risorse pubbliche e facendo finta di contrastare processi nel concreto inevitabili. Lo vediamo continuamente e anche in questa occasione". Così il gruppo Piombino Domani ha commentato la recente notizia della bocciatura del ricorso al Tar presentata dal Comune di Piombino per i conferimenti in discarica (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Perdere in giudizio per la terza volta e dare la colpa alla Regione facendo la vittima di situazioni create da altri è incommentabile, considerando tra l’altro che la VIA è un atto tecnico e non politico. - hanno proseguito - Un episodio che rievoca l’altra sonora sconfitta giudiziaria di circa un anno fa, relativa all’ennesimo ricorso intentato dal sindaco, questa volta contro la permanenza della Golar Tundra nel porto di Piombino. Anche in quel caso la sentenza emessa dal Tar del Lazio motivava il proprio rigetto al ricorso del Comune con l’infondatezza, scientifica e non solo, degli argomenti utilizzati dall’amministrazione comunale, condannando oltretutto l’ente al pagamento di 90mila euro di spese legali. Non contento il sindaco ha comunque continuato le sue battaglie giudiziarie infondate, che ora vuol far passare come politiche, noncurante dello spreco di risorse pubbliche che queste comportano".

"La narrazione di Ferrari è infarcita infatti di contraddizioni e omissioni ingiustificate e non casuali. - hanno evidenziato da Piombino Domani - Nel 2019, ad esempio, il procedimento di Via con la quale la Regione esprimeva parere positivo di compatibilità ambientale per il progetto di trattamento dei rifiuti da parte di Rimateria all’interno dell’area industriale, con l’apposizione di alcune prescrizioni che imponevano che la discarica LI53 e la nuova discarica di sormonto fossero destinate a ricevere solo rifiuti siderurgici, fu contestata da Ferrari e dall’allora assessore all’ambiente Bezzini, salvo poi dire oggi che va bene. Oggi il sindaco afferma infatti di voler candidare Rinascenza nei tavoli ministeriali come soggetto privato adatto per le bonifiche, messa in sicurezza e trattamento dei rifiuti siderurgici. In pratica ciò che avrebbe potuto fare Rimateria viene portato avanti da un’azienda privata Rinascenza Toscana, senza alcun controllo pubblico. Le contraddizioni si evidenziano bene anche leggendo la recente sentenza emessa dal Tar sui ricorsi del Comune. Il ricorso introduttivo presentato dall’amministrazione comunale, ad esempio, è stato ritenuto inammissibile dal Tar perché nel 2022, al momento dell’omologazione della proposta di concordato fallimentare presentata da Rinascenza Toscana, il Comune non aveva presentato alcuna opposizione. Per tale motivo oggi la concessione delle discariche a Rinascenza stessa, che è consequenziale all’atto di omologazione, non può essere considerata illegittima. Si tratta quindi di questioni che non possono essere più contestate davanti al Tribunale proprio per l’inerzia del Comune stesso e che rappresentano chiaramente il valore strumentale e demagogico del ricorso presentato. La stessa cosa anche per gli altri ricorsi che sono stati ritenuti infondati dal Tribunale amministrativo o respinti".

"La realtà è che oggi, oltre ad aver speso ulteriori risorse pubbliche del tutto inutilmente, abbiamo un privato, Rinascenza Toscana, che agisce con lo stesso piano industriale di Rimateria nello stesso sito di discarica, senza che questo susciti particolari problemi o proteste", hanno concluso.

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI