RIGASSIFICATORE domenica 04 agosto 2024 ore 14:49
Emissioni in porto, "centralina e più controlli"
La lista civica Lavoro&Ambiente interviene sulle emissioni del rigassificatore nel porto di Piombino
PIOMBINO — "In questi giorni si è appreso che il rigassificatore imposto nel porto di Piombino già da novembre 2023 ha sforato i limiti massimi di emissioni di formaldeide e metano in atmosfera previsti nell' Aia (autorizzazione integrata ambientale). In parole povere, dando per scontato che il rigassificatore inquina, come ogni attività industriale, esso viene considerato tollerabile nel nostro contesto se rispetta quei parametri che sono stabiliti dall'Aia. Così non è stato e tuttavia esso continua a lavorare, e anzi Snam, chiede la revisione dell'Aia al rialzo, cioè vuole cambiare quei parametri".
La lista civica Lavoro&Ambiente interviene sulla questione delle emissioni del rigassificatore nel porto di Piombino.
"I Comitati locali, che hanno subito denunciato la questione, pongono nuovamente il problema della conoscenza dei report su tutte le prescrizioni date a Snam, cosa che il Commissario Presidente Giani ostinatamente rifiuta anche alle richieste del Comune, e l'istallazione di centraline, alla Tolla e al Cotone. Hanno ragione. - prosegue la lista civica - Non basta rilevare le emissioni ai camini dell'impianto, come vuole Snam, perché tali rilevazioni non tengono conto del contesto in cui le emissioni avvengono. In porto emissioni di metano e formaldeide ci sono anche da altre fonti. Occorre quindi una centralina che è il solo strumento in grado di operare una misurazione complessiva.Da parte nostra condividiamo le preoccupazioni e le richieste, e ringraziamo i Comitati che da anni si impegnano su questo tema con competenza e passione. Il Comune nella seconda consiliatura non ha cambiato di una virgola la propria posizione".
"Ci opporremo alla modifica dell'Aia e cercheremo di ottenere sia i dati, che già abbiamo chiesto e che ci sono stati negati, sia le centraline, sia il piano di evacuazione prefettizio. E insisteremo perché l'impianto entro luglio 2026 se ne vada, come per noi è cosa certa", concludono dalla Lista civica Lavoro&Ambiente.
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