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RIGASSIFICATORE venerdì 02 agosto 2024 ore 09:00

Gnl, Sinistra Italiana bacchetta Giani

Il responsabile ambiente di Sinistra Italiana Toscana evidenzia come i costi del gas attraverso l'uso del rigassificatore siano maggiori



FIRENZE — "Le recenti affermazioni fatte, in una intervista a Toscana Tv, dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, generano sconforto, soprattutto quando afferma: “oggi ogni italiano deve sapere che nella bolletta spende la metà di quanto avrebbe speso senza il rigassificatore di Piombino”. Un’affermazione assurda, senza alcun fondamento, perché in tutta la letteratura esistente, studi e ricerche scientifiche e di mercato, si afferma che, normalmente il prezzo del Gnl è più caro di almeno il doppio, ma a volte anche di più, del gas naturale trasportato via gasdotti. Questa è la ragione principale per cui, questo sistema, non ha avuto grandi sviluppi in Europa, in quanto la tecnologia Gnl richiede la costruzione di due impianti costosi e rischiosi: quello della liquefazione del gas alla partenza e quello della rigassificazione alla destinazione finale". 

Lo afferma il responsabile ambiente di Sinistra Italiana della Toscana Eugenio Baronti.

"Vorremmo ricordare al presidente Giani che per trasportare il metano con le grandi navi metaniere - prosegue l’esponente rossoverde toscano - è necessario liquefarlo in modo da ridurre il volume di 600 volte. Il processo di liquefazione porta il gas a meno 162 C°, una temperatura che deve essere mantenuta durante tutto il trasporto in mare con consumi energetici enormi. Una volta arrivato a Piombino il GNL viene rigassificato riportandolo gradualmente alla temperatura ambiente, utilizzando quantità enormi di acqua di mare. Oltre ai costi economici, c’è anche un enorme problema ambientale, dovuto al fatto che tutto il processo comporta una perdita di gas, che evapora e si disperde nell'atmosfera, per circa il 30%. - prosegue Baronti - A tutto questo, vanno aggiunti i costi del trasporto e le circa 4.000 tonnellate di gasolio marittimo, che se ne va in fumo ed in emissioni di gas climalteranti, per ogni viaggio di una metaniera attraverso gli oceani. Infine, ma non per ultimo in ordine di importanza, c’è una questione di sicurezza che dovrebbe stare a cuore al Presidente della nostra Regione, questo lungo processo dobbiamo tutti augurarci e sperare che si svolga sempre senza alcun inconveniente dovuto a guasti, incidenti, ad errori umani o a intoppi informatici, perché altrimenti si potrebbe generare una tragedia".

"Come Sinistra Italiana - insiste Baronti - vorremmo sapere a quale sistema energetico pensa il Presidente Giani per il prossimo futuro, se lo considera o meno un fattore centrale e strategico della transizione ecologica verso un mondo libero da combustibili fossili. Sinistra Italiana chiede di procedere senza indugi verso un nuovo sistema energetico integrato tra energie rinnovabili, efficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, un sistema più sicuro in termini di sicurezza, non solo energetica, ma anche climatica ed economica. Questa integrazione già in atto, ha permesso all’Europa di superare la crisi energetica dovuta alla guerra Russia Ucraina e ha portato ad una riduzione del 20% i consumi di gas nel biennio 2022/2023".


"Con questa tendenza già in atto, che sembra diventata strutturale, - conclude Baronti - possiamo fare a meno del rigassificatore di Piombino perché in questa fase di transizione va evitato che lo sviluppo dell’infrastruttura gas, prevalga sugli effettivi fabbisogni. Già oggi, nei diversi assetti infrastrutturali, l’Italia svolge un ruolo di Hub del gas e ne esporta tra i 6 e i 9 Mld mc/a. Tutti i dati previsionali e i diversi scenari ci dicono già oggi che l’infrastruttura esistente, in un percorso coerente con il processo di transizione e con gli obiettivi climatici, non ultimo il “transitioning away from fossil fuels” firmato alla COP28 di Dubai, abbia margini di riserva ampiamente soddisfacenti e tali da garantire un sistema energetico sicuro".


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