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Attualità martedì 12 novembre 2024 ore 08:51

Fratres, premiati i donatori benemeriti

L'associazione ha premiato 10 soci che sono stati donatori di sangue ma che per motivi di età e salute non possono più essere attivi



PIOMBINO — Sabato 9 Novembre il Gruppo Donatori di sangue Fratres di Piombino ha consegnato con una cerimonia tenutasi al caffè “La Cittadella” gli attestati di benemerenza agli associati iscritti che non possono più donare per motivi di età o per motivi di salute. 

Presente il Consiglio direttivo dell’Associazione con la Presidente Francesca Ravasco. Ospiti il dottor Fabrizio Niglio che per anni è stato responsabile del centro trasfusionale dell'Ospedale Villamarina e Rudi Princi responsabile territoriale del Gruppo Fratres.

Nel 2024 sono stati dieci i donatori “Benemeriti” premiati e che hanno ritirato l’attestato con soddisfazione per aver aiutato con il proprio sangue e plasma chi aveva bisogno, ma anche con un velo di malinconia, per la conclusione di questo percorso di umana generosità.
Francesca Ravasco nel corso della serata, ha portato la sua esperienza giornaliera di contatto con i donatori, lei che si occupa di seguire quotidianamente i circa 350 iscritti al Gruppo nel loro impegno di solidarietà per la vita del prossimo.

Fabrizio Niglio con la sua esperienza trentennale di medico che da sempre si è occupato di sangue ed emoderivati, ha parlato dell’esperienza sviluppata nelle varie strutture sanitarie.

"Oggi purtroppi - ha dichiarato Niglio - il problema del turn over negli ospedali, come in gran parte delle aziende sanitarie, fa si che non si faccia esperienza e spesso il medico prossimo alla pensione, non viene affiancato da nuove, figure alle quali possa essere insegnare “il mestiere”. I donatori vanno seguiti, il medico del trasfusionale dovrebbe essere come il medico di famiglia che conosce la storia medica del proprio paziente"

Fabrizio Niglio che continua nella sua attività di medico specialista spesso porta la sua esperienza per promuovere la donazione di sangue ed emoderivati. 

Di recente ha preso parte ad un progetto nella provincia di Grosseto sul trasporto aereo del sangue, come cioè debbono essere trasportate le sacche di sangue con l'elisoccorso. 

"Avrei voluto coinvolgere direttamente i donatori di sangue comunicando loro a chi veniva destinato il proprio sangue dopo la donazione, ma questo non è possibile per la legge sulla privacy", ha aggiunto Niglio.

Il coinvolgimento del donatore, anche se a termine carriera, è stato  un suggerimento lanciato nel corso della serata da Rudi Princi, presidente territoriale della provincia di Livorno "Infatti le associazioni di volontariato hanno anche il compito di fare promozione nella popolazione per reperire nuovi donatori. Chi ha fatto il donatore può convincere giovani e meno giovani ad iniziare il percorso di Donatore anche soprattutto per sopperire al ricambio generazionale", ha detto Princi.


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