Politica giovedì 17 febbraio 2022 ore 18:55
"Il tema discariche non è mai stato chiuso"

Lo ha sottolineato Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) all'indomani delle dichiarazioni dei comitati ambientali in merito alla questione Rimateria
PIOMBINO — "Leggiamo allibiti ancora comunicati dei vari comitati ambientali di turno sulla questione delle discariche, in particolare quelle che facevano riferimento a Rimateria. Da una parte questi comitati, continuando a ventilare il rischio di ricevere ancora rifiuti da fuori, si accorgono, solo ora, che il problema discariche non è chiuso, anzi è peggio di prima, gli impianti sono ancora da mettere a norma, la discarica ex Asiu è tutt’altro che chiusa e il percolato è un problema incombente. La cosa che li fa preoccupare di più è il ritorno del puzzo, come se fosse stato solo quello il problema. Altri invece invocano lo Stato e una società di scopo, dimenticandosi che una società di scopo c’era già e si è lasciata fallire".
Il riferimento di Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) alle recenti dichiarazioni del Comitato Salute Pubblica e de La Piazza Val di Cornia sulla questione discarica è chiaro (leggi qui sotto gli articoli collegati).
"Avevamo un’eredità molto difficile ma avevamo il dovere di governarla; lo disse anche Ferrari nel 2018, in un passaggio in Consiglio comunale dicendo che Rimateria era nata per Bonificare il Sin e con questo ruolo il peso dell’ampliamento della discarica sarebbe stato ben accettato anche dai cittadini, quindi si doveva cambiare nell’ottica di bonificare, tutelando i lavoratori e il territorio. - ha commentato Gelichi - Poi lui probabilmente ha cambiato idea, noi no e l’epilogo è quello che abbiamo alle porte della città, senza alcuna soluzione e i comitati vari, ora arrivano col piattino in mano, supplicando l’intervento divino dello Stato. Qualcuno aspetta ancora i famosi carotaggi dell’assessore Bezzini ma si sono ben guardati di rivendicarli, così come le bonifiche: Carla non si tocca".
"Fateci caso, sono sempre gli stessi, persone che si pongono a guida di certi movimenti capaci di dire sempre solo no a qualcosa, senza individuare soluzioni concrete. Non si rendono nemmeno conto del fatto che con questi atteggiamenti velleitari contribuiscono a impoverire quel processo partecipativo autentico che sta alla base della democrazia. - ha proseguito Gelichi - Eravamo nella possibilità di governare questa società di scopo Rimateria, di cui disponevamo del presidente Pellati, nominato dai sindaci e in particolare quello di Piombino, attraverso Asiu, ma non l’abbiamo fatto, non hanno voluto trovare un piano industriale alternativo perché il Comitato non lo voleva e ora si piangono addosso. Nelle situazioni complesse - ha concluso - deve esserci il miglior compromesso che conduce la città verso una soluzione tangibile; ormai è chiaro, per queste persone il compromesso è ideologicamente un atto impuro ed esiste solo una verità: la loro".
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