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Politica mercoledì 22 ottobre 2025 ore 12:12
Caso Pro Patria, Rifondazione non ci sta

"La Giunta deve smettere di usare barbatrucchi amministrativi, deve garantire la trasparenza e dire la verità ai cittadini"
PIOMBINO — Il Partito della Rifondazione Comunista di Piombino, in una nota, ha denunciato l'atto amministrativo dell’Amministrazione comunale con il quale ha comunicato la chiusura e la conseguente inaccessibilità al pubblico dell’area dei Giardini ex Asilo Pro Patria, luogo scelto da Rifondazione per la Festa di Liberazione.
"La motivazione ufficiale fornita dall’Assessora, secondo cui la ristorazione offerta per soli 10 giorni dalla nostra Festa di Liberazione genererebbe 'concorrenza sleale' alle attività esistenti, è infondata. - hanno detto da Rifondazione Comunista - I nostri compagni non sono una clientela interscambiabile: partecipano alla nostra festa per ragioni sociali, politiche e ideologiche e se la nostra festa non si tenesse, non è affatto scontato che i nostri compagni si riverserebbero nei ristoranti del centro. Senza contare il fatto che la nostra festa è uno strumento vitale di autofinanziamento del partito, essenziale dopo l'eliminazione dei contributi pubblici. Colpire la nostra festa è un tentativo di colpire la nostra capacità di operare. La decisione colpisce anche altre realtà, come la Sagra del Pesce, evento ultradecennale ormai entrato nell’immaginario piombinese come tradizione rappresentativa di Piombino, anche loro saranno sfrattati con il rischio di farla chissà dove, confermando così la volontà di una riorganizzazione ostile. Ricordiamo all’Amministrazione che il nostro partito chiede da anni, per noi e per le altre forze politiche e associative, un’area attrezzata, e sottolineiamo attrezzata, in città ma questa amministrazione ha sempre fatto orecchie da mercante".
"Per noi i veri motivi sono altri e sono due. Il primo è un atto politico ostile mascherato da espediente amministrativo per camuffare un atto di limitazione contro una forza di opposizione. - hanno avanzato da Rifondazione - I giardini Ex Asilo Pro Patria sono uno spazio simbolico, storico e altamente visibile che ci permetteva di sventolare le nostre bandiere rosse e di organizzare dibattiti pubblici nel cuore della città. Rendere quest'area inaccessibile al pubblico significa eliminare un luogo che per due anni è stato un punto di espressione democratica per le forze di sinistra e per quella cittadinanza che riesce a esprimere un pensiero critico. Questa Giunta di estrema destra ha semplicemente voluto eliminare la nostra visibilità. L'obiettivo secondario è destinare l'area ad altro. La prova inconfutabile è il sopralluogo misterioso avvenuto prima della Festa di quest'anno: persone sconosciute hanno preso misure nell'area, evidentemente con il benestare dell'Amministrazione, senza fornire spiegazioni. La Giunta deve smettere di usare barbatrucchi amministrativi, deve garantire la trasparenza e dire la verità ai cittadini: qual è il vero progetto per i giardini Ex Asilo Pro Patria? Chiediamo il ripristino immediato degli spazi pubblici e pari opportunità di espressione per tutte le forze sociali e politiche".
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