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RIGASSIFICATORE domenica 24 luglio 2022 ore 15:01

Il rigassificatore divide anche il Pd locale

Pd

Da Riotorto la stoccata alla linea dell'Unione comunale Pd contro il rigassificatore a Piombino. Baldassarri: "Lo stesso Giani ha preso tempo"



PIOMBINO — Il tema del rigassificatore ha più volte suscitato pareri contrastanti all'interno del Partito Democratico regionale e nazionale, questa volta la spaccatura si ha a livello locale. Durante la Festa dell'Unità di Riotorto con ospite la segretaria regionale Simona Bonafè tra i vari argomenti affrontati è emerso anche quello del rigassificatore. 

Proprio in questa occasione Andrea Toninelli, segretario Pd Riotorto, ha espresso la sua posizione, rilanciata tramite i canali social e che riportiamo.

"La crisi energetica è la nuova trincea. Il rialzo dei prezzi delle bollette per famiglie e imprese sta diventando insostenibile. A determinare questa situazione drammatica dunque c’è soprattutto anche la Russia: quest’inverno sono state tagliate le forniture di gas russo per l’Italia e per buona parte dell’Europa. E’ in questo contesto che si colloca la richiesta del Governo italiano di allocare nel porto di Piombino un rigassificatore, ritenendolo un impianto essenziale per il fabbisogno energetico nazionale e la tenuta del nostro tessuto produttivo. Di fronte ad uno scenario così complesso dobbiamo essere capaci di vedere e progettare a lungo termine. Non possiamo permetterci di lasciare le famiglie a pagare bollette a cifre esorbitanti o le industrie a chiudere e quindi a lasciare lavoratori a casa perchè il costo dell’energia è troppo alto. Il Pd piombinese non può fornire come risposta a questa complessa crisi energetica, quella di aderire ad una manifestazione indetta dai comitati contrari al rigassificatore e dalla parte più populista della politica. Non condividiamo che il nostro partito aderisca ad una manifestazione, dove il bersaglio è stato il nostro presidente di Regione con slogan al limite della decenza. Crediamo che la politica non possa essere solo assecondare i comitati, anche se riteniamo importante il dialogo con i cittadini per ascoltare e cercare di risolvere le loro istanze. In modo particolare, facciamo notare che questi comitati sono gli stessi che protestavano per Rimateria ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Rimateria non c’è più, ma abbiamo ereditato una nuova proprietà totalmente privata che gestirà i rifiuti a Piombino con un progetto industriale che prevede un inceneritore. Un fallimento dei comitati e del sindaco. Dobbiamo avere la forza di raccontare il progetto del rigassificatore e far capire la sua valenza nazionale e i suoi impatti positivi sul sistema economico produttivo e sulle famiglie italiane. - ha proseguito - Dobbiamo cambiare la narrazione e dire che il Pd di Piombino vuole fare la sua parte in questa complessa questione energetica, che non finirà domani, al fine di garantire il fabbisogno energetico all’Italia intera. Non ce la sentiamo di vedere chiudere aziende, famiglie in difficoltà perché a Piombino il Pd ha scelto i comitati e non la via del ragionamento e della responsabilità. Naturalmente come premessa a tutto questo ci dev’essere una garanzia di un progetto che sia temporaneo (3 anni), che sia realizzato in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Il Pd di Piombino dovrebbe sedersi al tavolo e battersi per avere un 'decreto Piombino' che preveda aiuti alle famiglie piombinesi (riduzione delle bollette) e al sistema produttivo e che realizzi quelle opere che sono fondamentali per il rilancio del nostro territorio e che sono lì, in attesa da troppo tempo e che impediscono a questa area della Toscana di crescere. Magari con una forma per la loro realizzazione quasi commissariale, che renda più veloce l’iter approvativo e realizzativo. Noi non possiamo pensare di risolvere i problemi partecipando a sterili manifestazioni senza un contenuto propositivo. Il Pd dev’essere ed è altra cosa. Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi protestare su queste infrastrutture e non dare soluzioni alternative".

Non è tardata ad arrivare la risposta del segretario dell'Unione comunale Pd Andrea Baldassarri.

"La linea che sto sostenendo come segretario dell'Unione comunale di Piombino è di contrarietà, per ragioni di merito e di metodo che ho più volte espresso, al progetto del rigassificatore. Ritengo, inoltre, che sia stato fondamentale per il partito recuperare una forma di dialogo con quella parte della città che sta giustamente protestando contro un progetto che viene percepito come una prepotenza fatta nei confronti di una comunità che il nostro governo ha trascurato per anni, salvo ricordarsene quando c'è stato bisogno di un porto da sacrificare. Di questa parte della città fanno parte i comitati, e io non vedo mezzo motivo al mondo per il quale non ci dovremmo parlare, ma anche e soprattutto centinaia di cittadini che, molto spesso, sono o sono stati nostri elettori. Credo, inoltre, che si debba separare il problema del rigassificatore dalle altre partite che riguardano Piombino, a partire dalla siderurgia che dobbiamo provare a salvare, alla realizzazione di progetti già finanziati che nulla hanno e nulla devono avere a che fare con questo progetto e dai progetti di sviluppo che devono andare avanti, che il rigassificatore si faccia o meno. Aggiungo soltanto che l'idea di passare ad una posizione favorevole al rigassificatore alla vigilia di una campagna elettorale e nel momento in cui lo stesso governatore Giani ha preso tempo, sostenendo che le decisioni le prenderà il prossimo governo, equivarrebbe ad un suicidio politico attuato in pubblico con metodi cruenti, che, sono convinto, attirerebbe sul nostro partito un'ondata di impopolarità, se non di vero e proprio odio, che metterebbe a serio rischio la nostra sopravvivenza politica in questa città. Credo che quella attuale sia l'unica linea giusta, per il partito e per Piombino e, per quanto dipenderà da me, la porterò avanti".


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