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Lavoro mercoledì 06 ottobre 2021 ore 11:30

Dieci domande sul futuro di fabbrica e lavoratori

Le acciaierie di Piombino

E' il Camping Cig a inviare una lettera aperta a sindaco, capigruppo consiliari e sindacati per tenere alta l'attenzione sulla vertenza Jsw



PIOMBINO — Mentre il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, durante il Consiglio comunale straordinario sui temi della siderurgia, aveva dato tempo fino al 31 Dicembre 2021 per avviare una risoluzione definitiva delle questioni legate allo stabilimento siderurgico Jsw, il Camping Cig dà una settimana di tempo a sindaco, gruppi consiliari e sindacati per rispondere a una serie di domande legate proprio a questi temi.

"In questo momento cruciale, sentiamo l'urgenza di proporre le domande seguenti, e chiediamo di rispondere cortesemente in modo pubblico entro una settimana", si legge in una lettera aperta inviata a sindaco, capigruppo e sindacati contenente le domande che riportiamo integralmente.

Le prime domande riguardano l'ingresso di Invitalia e gli investimenti della proprieta: "Secondo voi, Jsw è ancora un interlocutore, anche se per gli investimenti ha dichiarato che non stanzierà neppure 1 euro? Perché non chiedete che lo Stato si riappropri dello stabilimento, o almeno ne acquisisca la proprietà al 51% tornando a decidere sulle sorti delle acciaierie, come è previsto per Taranto, considerato che lo Stato con Invitalia dovrebbe metterci i soldi per gli investimenti a fronte della conclamata inaffidabilità di Jsw? Secondo voi, è accettabile la cifra ipotizzata di 45/50 milioni al massimo per il revamping dei tre treni esistenti, sapendo che sono totalmente insufficienti per ridare ad essi competitività? In particolare, non ritenete che il treno rotaie debba essere ricostruito di sana pianta e collocato in padule, in prossimità della nuova (ipotetica) acciaieria? Secondo voi, è accettabile che la costruzione di un forno elettrico venga valutata dopo il revamping dei treni, sapendo che tale costruzione è imprescindibile per dare un futuro a tutto lo stabilimento? Siete consapevoli che così si decreta la fine della siderurgia a Piombino?".

Le domande successive vogliono approfondire gli scenari lavoratori e ambientali: "Secondo voi, è accettabile un piano industriale, che non preveda esattamente tempi e risorse per smantellamenti e bonifiche? Siete consapevoli che solo lo Stato può garantire le risorse necessarie a tale scopo? Siete consapevoli che, stando così le cose, vi saranno almeno diverse centinaia di esuberi, dopo che sono già stati cancellati circa 1500 posti di lavoro nell'indotto? Come pensate che debbano essere ricollocati gli esuberi? Perché non è stato dato seguito all'assunzione della proposta del Camping Cig di Lavori di Pubblica Necessità, come da decisione del Consiglio comunale in data 17 Febbraio 2019, cioè ben prima della pandemia? Siete consapevoli che, anche nella migliore delle ipotesi, non tutti i lavoratori troveranno una nuova collocazione? Per questo, siete disponibili a chiedere uscite volontarie agevolate, prepensionamenti, una nuova legge sui benefici previdenziali per gli esposti-amianto? Siete d'accordo a pretendere che il piano industriale debba contenere una soluzione immediata e certa per tutti, sia per coloro che rientreranno in fabbrica, sia per quelli che non potranno essere ricollocati nel processo produttivo? Pensate davvero che il nuovo sviluppo di Piombino e le nuove assunzioni significative passino dal lavoro povero e dall'occupazione delle aree portuali con mega parcheggi di auto o da nuovi impianti che lavorino i rifiuti, dopo avere solo tombato e non già bonificato tali aree?".

Infine, la chiamata all'azione per continuare a tenere accesa l'attenzione sulla vertenza Jsw. "I prossimi mesi trascorreranno tra due diligence e predisposizione dell'ipotetico piano industriale; la nuova scadenza per avere le necessarie garanzie sul futuro dello stabilimento è stata individuata nel 31 Dicembre 2021 nel corso del Consiglio comunale aperto del 14 Settembre scorso: come pensate di utilizzare questo tempo, forse aspettando in silenzio? Siete disponibili per lavorare ad organizzare una grande mobilitazione del territorio, la quale faccia diventare finalmente Piombino un caso nazionale, come sta avvenendo per Gkn, e costringa il Governo a varare un Piano di rinascita per Piombino e Val di Cornia, mediante ingenti risorse pubbliche per bonifiche e siderurgia pulita; smantellamenti; diversificazione economica e occupazionale di qualità; infrastrutture; incremento dei servizi pubblici, a partire da quelli sanitari?".

Il Camping Cig attende ora delle risposte da sindaco, gruppi consiliari e sindacati.


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