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Lavoro giovedì 14 luglio 2022 ore 19:20

Jsw, i sindacati vogliono i dettagli dell’accordo

Le novità rispetto alla commessa Rfi e all’addendum lascia Fim, Fiom, Uilm, Usb e Uglm con un grande punto di domanda sui progetti di Jindal



PIOMBINO — "Basta giocare sulla pelle dei lavoratori e della siderurgia con continui comunicati stampa sui giornali e sui social, il comprensorio ha bisogno di una politica seria ed unita", così Fim, Fiom, Uilm, Usb e Uglm in merito agli aggiornamenti del Mise per la commessa Rfi e l'addendum all'Accordo di programma del 2018.

"Si è tenuta ieri una riunione per la Vertenza Jsw sull'Addendum all'Accordo di Programma, che solo il sindacato aveva annunciato nel silenzio generale di tutte le Istituzioni e della politica che si è ben guardata da informarci ed aggiornarci. - hanno proseguito in una nota - Spesso le Istituzioni dichiarano di volere fare squadra ma poi ognuno tende a muoversi in maniera isolata indebolendo di fatto la vertenza piombinese, ad esclusione di Fim-Fiom-Uilm-Usb-Uglm che continuano a mettere da parte le proprie differenze nell'interesse dei lavoratori che rappresentiamo, ben consapevoli della totale inaffidabilità del gruppo indiano Jindal".

"A Piombino in queste settimane tutta la discussione pubblica è incentrata solo sul tema del possibile posizionamento del rigassificatore nel porto di Piombino. Da un'analisi esterna, forse prevenuta ma sicuramente attenta, sembra che sia in atto una volontà precisa di distrarre le persone, per agire indisturbati sulle decisioni che riguardano il futuro. - hanno commentato - Come Fim-Fiom-Uilm-Usb-Uglm abbiamo immediatamente richiesto un incontro al Ministero, che tra l'altro ci era già stato garantito nell'ultima riunione, per conoscere i dettagli inseriti in questo atto integrativo all'Accordo di Programma del 2018, anche perché emergono comunicati stampa e dichiarazioni della Regione Toscana, dell'Autorità Portuale e del sindaco di Piombino che sono tra loro contraddittori e incredibilmente sembra che non fossero tutti alla stessa riunione" (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"La politica ha il dovere di amministrare e governare il territorio e la Regione Toscana, gestire le molte criticità e le vertenze, abbandonando gli slogan e mettendo da parte i personalismi per entrare nel merito delle problematiche così come sta tentando faticosamente di fare il sindacato", hanno proseguito ricordando che proprio la politica si era impegnata a chiedere una serie di garanzie, come investimenti sul forno elettrico e sui treni di laminazione con il relativo cronoprogramma, in parallelo alla commessa rotaie Rfi.

“Come Fim-Fiom-Uilm-Usb-Uglm siamo dalla parte di chi prova con questo strumento a tutelare i lavoratori per ridare una prospettiva a Piombino, ma per esprimere un giudizio abbiamo bisogno di conoscere tutti i dettagli di tale integrazione sia in termini di garanzie degli investimenti, sia sulle concessioni portuali, sia sulla salvaguardia dell'intera occupazione. Riteniamo - hanno aggiunto - che in attesa di essere convocati ufficialmente dal Ministero, il presidente della Regione Toscana, il sindaco di Piombino e il presidente dell'Autorità portuale dovrebbero sentire loro stessi l'esigenza di convocare urgentemente un tavolo per aggiornare tutti i rappresentanti dei lavoratori. Riteniamo che invece di battibeccarsi tra loro sarebbe utile che la politica locale e regionale si attivassero rapidamente per portare a Piombino a quel tavolo il ministro Giorgetti, perché da più parti la politica fa trapelare che tra Jindal ed Arvedi la trattativa si sarebbe conclusa, che Arvedi sarebbe intenzionato ad investire a Piombino su un’acciaieria elettrica e sui prodotti piani, che ci sono siderurgici italiani interessati all'impianto di sfere Gsi, della quale Jindal ha costruito un impianto similare in India, all'impianto di rotaie (per costruire intorno ad esso anche tutta una filiera del materiale rotabile), di vergella e barre. E' il momento di fare finalmente chiarezza, prima di valutare di scrivere nuovi Accordi serve capire dalla politica nazionale, regionale e comunale a che punto siamo davvero con questa trattativa che il sindacato ha annunciato essere in corso dallo scorso anno”.

Tutti elementi che secondo il sindacato farebbero ben sperare, ma bisogna chiarire chi ha la governance della vertenza. Infine, ritenuto un errore escludere l’ipotesi dell’ingresso di Invitalia in questa complessa partita, anche per salvaguardare gli interessi nazionali a partire la un prodotto strategico come le rotaie.

“Queste settimane hanno dimostrato che se c’è la volontà, sia il sindaco di Piombino che il presidente della Regione Toscana riescono ad incontrare quando lo ritengono necessario i vari ministri ed i massimi vertici nazionali, anche quelli che non sono dei loro partiti di riferimento. Allora tali Istituzioni dovrebbero attivarsi per ottenere quelle risposte che possono rilanciare la siderurgia e l'economia del comprensorio, dovrebbero adoperarsi per portare a Piombino i vari leader di partito nazionale e vedere se finalmente insieme riusciamo a portare Piombino all'attenzione quotidiana del Governo e non solo per la gestione delle emergenze nazionali”, hanno concluso i sindacati.


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