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Lavoro mercoledì 15 dicembre 2021 ore 06:00

“Basta rinnovare concessioni demaniali e portuali”

Il sindaco Ferrari dopo l’incontro al Mise: “Si continua ad affrontare unicamente il tema degli ammortizzatori. Stop rinnovo concessioni demaniali”



PIOMBINO — Si è svolto a Roma e in videoconferenza l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo economico sul futuro dello stabilimento siderurgico di Piombino Jsw. Come anticipato nei giorni scorsi l’argomento dell’incontro è stato esclusivamente quello della proroga degli ammortizzatori sociali e chi si aspettava novità sull’ingresso di Invitalia nel capitale della società è rimasto a bocca asciutta. Sul futuro dello stabilimento quindi nessuna novità, tanto che in un primo momento era stato pensato di restringere l’incontro ai soli sindacati proprio per affrontare le questione legate agli ammortizzatori sociali. Assenti all’incontro proprietà e Invitalia.

“Se oggi possiamo dirci soddisfatti per la conferma della cassa integrazione straordinaria anche per il 2022, non è così per tutto il resto. - hanno commentato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l’assessora al Lavoro Sabrina Nigro - Si continua ad affrontare unicamente il tema degli ammortizzatori sociali che, seppur indubbiamente necessari, non rappresentano la soluzione definitiva alla crisi complessa che vive la città che, ora più che mai, ha bisogno di reali e concrete prospettive di lavoro. L’ingresso di Invitalia nella compagine sociale appare ancora lontano e ipotetico: altrettanto drammaticamente incerta è poi l’intenzione del privato di investire a Piombino. Un privato che oggi tiene in scacco un territorio intero. Tutto questo non è accettabile”.

“Non è accettabile, ad esempio, che le aree retro portuali, di proprietà demaniale, continuino ad essere spudoratamente non utilizzate dalla fabbrica: c’è un tesoro che è rimasto scioccamente parcheggiato fino ad oggi. Jsw tiene ostaggio il futuro dei piombinesi, usandolo come merce di scambio. - hanno proseguito - Oggi chiediamo a gran voce che quelle aree siano liberate immediatamente e messe a disposizione di aziende che vogliano realmente investire sul territorio”.

Al Mise infatti è stata formalizzata la richiesta di non prorogare più le concessioni demaniali e portuali.


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