Politica lunedì 12 maggio 2025 ore 11:30
Lente sul bando per lo staff del sindaco

Piombino Domani, Sinistra Italiana e Partito Democratico chiedono chiarimenti su bando, selezione e compensi
PIOMBINO — Il centrosinistra ha contestato il nuovo avviso dell'Amministrazione comunale di selezione per un incarico di funzionario capo-gabinetto presso l’ufficio di supporto agli organi di direzione politica.
"Una figura che tra l’altro esiste già nello staff del sindaco e che è operativa dal 2020. La selezione, che rimarrà in pubblicazione per soli 10 giorni, un tempo veramente ridotto, prevede, oltre a un inquadramento e uno stipendio più alti rispetto a quelli attualmente già ricoperti dalla stessa figura, anche un’indennità aggiuntiva pari a 15mila euro annui. Insomma un incarico corposo e molto ben remunerato. - hanno commentato da Piombino Domani - Per fare questo, come si legge nella determina, l’amministrazione comunale ha cancellato dalla propria dotazione organica il posto di istruttore attualmente ricoperto dall’attuale capo-gabinetto, sostituendolo con una posizione di funzionario con elevata qualificazione, quella richiesta appunto per l’attuale selezione. Il capo gabinetto già esistente, dal 28 Aprile sembrerebbe non esistere più a seguito di questa cancellazione. Nel precedente incarico, per la funzione ricoperta non era richiesta la laurea, adesso è richiesta una laurea triennale in scienze della comunicazione. Non è una novità certo che un sindaco si doti di personale di propria fiducia per le questioni comunicative e non è questo il problema, - hanno proseguito - è una possibilità prevista dalla legge ed è sempre stata utilizzata anche in passato, ma non certo in queste dimensioni e con questo sperpero di denaro pubblico. Il problema è che questo personale di staff, capo gabinetto, portavoce, addetto comunicazione e chi più ne ha più ne metta, è assunto esclusivamente per alimentare la cassa di risonanza propagandistica di questa amministrazione, utilizzando tra l’altro risorse pubbliche con grande scioltezza".
Stesse perplessità sono state evidenziate da Sinistra Italiana che incalza. "L’assessore Petraroja, che raccomanda a tutti una gestione austera da buon padre di famiglia, si appresta ad aprire il portafoglio e offrire un lauto trattamento economico per una figura di coordinamento a cui solo 10 mesi era stato offerto un emolumento pari a meno della metà e che si va ad aggiungere ad un Ufficio Stampa e Comunicazione già molto popolato a discapito di altri settori della macchina comunale in evidenti difficoltà a gestire i carichi di lavoro. E intanto le tariffe per i servizi aumentano e la manutenzione della città è inesistente. Ma i soldi per alimentare la macchina propagandistica dell'uomo solo al comando si trovano sempre. Sono queste le priorità della Giunta per perseguire l'interesse generale della città?".
Nuove domande dal Partito Democratico che chiede chiarimenti: "Come è possibile che per fare le stesse identiche cose che faceva fino ad oggi, il nuovo capo di gabinetto debba avere la laurea e debba percepire uno stipendio più alto di 11mila euro all’anno? Perché l’incarico prorogato nemmeno un anno fa non viene fatto proseguire fino alla naturale scadenza del mandato, vista la fiducia che il sindaco ha sempre avuto e dimostra di avere in Orfino, tanto da affidargli la conduzione delle sue due campagne elettorali nel 2019 come nel 2024, peraltro con ottimi risultati? Perché la laurea richiesta è solo una, quando le funzioni di capo di gabinetto attraversano tutti i settori dell’amministrazione, dunque, un laureato in scienze politiche ad esempio, o in giurisprudenza, o in scienza della pubblica amministrazione potrebbe a pieno titolo concorrere alla selezione? Sia chiaro, nessuno vuole impedire al sindaco di scegliersi il suo capo di gabinetto, ma questo suo potere di scelta deve rispettare delle regole. Il sindaco ha messo in campo una manovra di una disinvoltura unica, con la quale si pensa di poter piuttosto piegare a proprio uso e consumo le regole che esistono e utilizzare le risorse pubbliche, per fini che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico", hanno concluso.
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