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Attualità domenica 08 dicembre 2024 ore 07:24

Marcello Cardinali portiere col mito di Lido Vieri

Marcello Cardinali

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia "Marcello Cardinali portiere col mito di Lido Vieri" di Gordiano Lupi



PIOMBINO — Marcello Cardinali è uno dei primi portieri che vedo difendere la rete del mio Piombino, dopo Roberto Innocenti e Gianfranco Caporali, debuttante in poche gare - nello stesso anno in cui si alternano tra i pali due estremi difensori esperti come Roberto Gori (allenatore) e Sergio Costi. È la stagione calcistica 1972/73. quando Marcello, dopo aver fatto il servizio militare, trova il modo di disputare una manciata di gare (5) in Promozione, che ai tempi è un signor campionato. Prima c’è stato il campino Marrone, fucina di talenti mutata in parcheggio, con il calcio giovanile a formare un giocatore, che in una gara di Juniores entra in campo come attaccante (Franco Calzolari allenatore) e segna due reti. Il Venturina di Guido Ansaldi - dal 1967/68 al 1970/71 - è la scuola calcio per tante gare tra Prima Categoria e Promozione, dai 16 ai 20 anni, circa 45, mica poche. Secondo portiere dietro l’esperto Picchi, con un campionato vinto e tante emozioni, scuola di vita con un dirigente galantuomo di nome Andreoni, che lo passa a prendere a Piombino per fargli fare gli allenamenti al Valentino Mazzola. Per un portiere l’esperienza è tutto, va da sé che a Piombino i momenti migliori di Marcello arrivano con la stagione 1973/74 (si alterna con l’esperto Costi) e con la 1974/75, in Promozione - 44 gare in due anni -, mentre nel 75/76 finisce il periodo d’oro con l’arrivo di Valerio Ficagna da Querceta che gli ruba il posto da titolare in un grande Piombino che per un soffio perde il treno della serie D. Purtroppo nel 1976/77, la stagione del Piombino promosso in Quarta Serie, Marcello non c’è più, s’è trasferito a Gavorrano in Seconda Categoria, per tornare a casa l’anno dopo (ma senza giocare), quindi ancora a Donoratico (25 gare) e a Gavorrano (29), per finire la carriera a Suvereto (dal 1981 al 1988), con una parentesi a Rio Marina nel 1985/86. A Suvereto fa anche l’allenatore - dal 1986 al 1988 -, mentre gioca, trentasettenne d’esperienza a difendere i pali della porta biancoverde. Tra i ricordi più belli un campionato di Seconda Categoria vinto a Gavorrano (1979/80) con invasione di campo e festa grande. Marcello non smette mai di giocare a calcio, tra partite di calcetto e calcio a sette, il grande Mobilgronchi squadra del suo cuore, gli amatori a Cecina, le partite come arbitro di calcio in Lega Uisp. Forse anche oggi, se lo chiama qualche amico, prepara la borsa e va a giocare…

Stagione calcistica 1972/73

Questa la carriera raccontata in poche righe d’un calciatore di provincia, uno che nasce portiere sin dalle sfide tra ragazzi nel campino del Vallone, incastonato tra i palazzoni di Calamoresca, quei Lombriconi che ricordano un parallelepipedo infinito, difficili da capire per scrittori alieni, così belli per noi che li vediamo come un simbolo, palafitte di speranza per Piombino. Portiere e preparatore dei portieri per anni nella squadra nerazzurra del suo cuore, dove per un po’ di tempo si occupa anche di curare con passione il manto erboso del Magona. Calamoresca, un vecchio cane per amico, il mare, le scogliere, in estate anche Salivoli, lo trovi ai bagnetti del Caramante; ecco il presente d’un ex portiere che gioca anche contro la Juventus da estremo difensore del Piombino, giornata memorabile che noi piombinesi calciofili (ormai pochi) ricordiamo con tanta nostalgia. Non solo, Cardinali gioca anche contro Fiorentina e Sampdoria in amichevole, ma quella con la Juventus, per lui, da sempre bianconero, è la partita della vita, disputata al pomeriggio dopo aver lavorato in fossa di primo turno, con tre ore di permesso per poter scendere in campo. Lido Vieri detto Pinza è il suo mito, un modello di portiere da seguire, tant’è vero che indossa il cappellino proprio come il portierone di Torino e Inter, piombinese ma calcisticamente nato nel Venturina. Ecco una cosa che non si potrebbe dire, Lido Vieri per uno spezzone di stagione allena in segreto i nerazzurri, stagione 1987/88, con Flavio Ronchi portavoce in panchina. E allena anche i giovani portieri…

Facciamo parlare Marcello Cardinali: “La mia più grande soddisfazione nel Piombino è stata tornare nello staff come allenatore dei portieri, con Raimondo Medda presidente, Riccardo Villani allenatore e mio figlio Marco capitano dei nerazzurri in Seconda Categoria, poi con il sindaco Anselmi, la decisione di ripartire dalla Terza Categoria, vincere campionati e riportare il Piombino (ora Atletico Piombino) in Eccellenza. Ho preparato i portieri nerazzurri con gli allenatori Villani, Carpita, Balestracci, Favilli, Bani, Guasti e Manuel Manuel; con i miei numeri uno Sannino e Favilli siamo tornati in Eccellenza! Mi sono occupato per molto tempo del terreno di gioco del Magona (ti mando un paio di foto), collaborando con allenatori come Lazzerini, Vanio Gori, Di Tonno, che tenevano ad avere un campo in buono stato. Si andavano ad allenare anche al campetto dei Veterani, davanti al cimitero, quando pioveva e il Magona era zuppo di pioggia. Io, per amore del Piombino e del campo verde del Magona, ho lavorato tanto quanto non avevo mai fatto alle Acciaierie, assieme a Nunzio Scicolone, Antonio Stecca e Paolo Iacopucci. Zednek Novak era una brava persona che ha lavorato insieme a me al Magona, ci teneva al campo verde anche lui, merita un ricordo perché morì tragicamente, travolto da un’auto appena fuori Piombino, prima del Mc Donald”.

Marcello Cardinali ricorda un grande pubblico per vedere la Juventus al Magona e rammenta la visita dei calciatori bianconeri (al mattino) dentro le Acciaierie: “La Juventus prima dell’amichevole contro il Piombino venne in fabbrica a salutare i suoi tifosi, tanti operai in tuta di lavoro. Era il 2 giugno del 1975 e fra sei mesi ci sarà il cinquantesimo anniversario di quella partita. Il 2 giugno 2025 mi piacerebbe organizzare un sequel della mostra fotografica che facemmo con Costa Etrusca e i Veterani Sportivi in Via dell’Arsenale, presso la saletta del circolo USL”.

Marcello Cardinali resta il portiere del mio Piombino, di quella squadra in maglia nerazzurra con la quale son cresciuto, correndo trafelato da via del Chiassatello, salendo di corsa le scalette per varcare la grande cancellata verde, appena in tempo per veder giocare la sola formazione per la quale potevo fare il tifo… Non è cambiato niente, ancora oggi non è domenica senza il mio Piombino, solo che vado allo stadio in macchina e non corro, tante cose si son modificate, non c’è più la magia, non c’è l’incanto, che passa (purtroppo) con lo scorrere del tempo. 

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


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