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Sport lunedì 24 luglio 2023 ore 08:11

​Matteo Barchi, un jolly tra difesa e centrocampo

Matteo Barchi

Ha solo 19 anni ma è già un calciatore esperto, con l'Atletico Piombino ha dimostrato tutto il suo valore. L'intervista di Gordiano Lupi



PIOMBINO — Matteo Barchi ha solo 19 anni ma è già un calciatore esperto, nella scorsa stagione ha dimostrato tutto il suo valore dando un contributo eccellente sia con gli Juniores (vittoria del campionato) che con la Prima Squadra (salvezza). A un certo punto è diventato insostituibile per entrambe le formazioni, per questo si è dato un gran da fare giocando sia il sabato che la domenica. Cuore nerazzurro d’altri tempi, lo si è visto dopo la vittoria con l’Atletico Etruria, quando si è arrampicato sulla rete di recinzione per gioire insieme ai tifosi. Lo si vede ogni domenica quando sia che venga impiegato come centrocampista arretrato o centravanti di manovra alla Luciano Bianchi (ve lo ricordate?), che terzino sinistro, dà sempre il massimo. Corridore infaticabile, centrocampista dai piedi buoni, vizio del gol. Che altro dire? Matteo Barchi è uno dei migliori acquisti del Piombino, perché la sua riconferma non era scontata. Alcune squadre con grandi progetti lo avrebbero voluto, ma lui non ha ceduto alle lusinghe e lotterà per fare grande il suo Piombino. Siamo andati a fare qualche domanda a Matteo per sentire dalla sua voce cosa si aspetta dal futuro.

Raccontaci un po’ di te e del tuo passato calcistico. Hai sempre giocato nel Piombino?

Sì, ho sempre giocato nel Piombino. Ci gioco da quando ho 4 anni, sono molto legato a questa maglia e a questi colori, per me Piombino é come una famiglia che non tradirò mai.

A mio parere nello scorso campionato hai dimostrato tutto il tuo valore. Hai segnato tre reti e sei stato impiegato come un jolly in ogni reparto. In quale ruolo ti senti più a tuo agio?

Quest’anno ho avuto la fortuna di fare tre gol con la maglia della mia città, in quelle partite che da bambino sognavo di giocare. Con Mister Brontolone ho sperimentato vari ruoli, inizialmente ho giocato esterno alto in un 4-3-3, poi esterno di centrocampo in un 4-4-2 e infine terzino sinistro. Sono ruoli che ho saputo gestire come meglio potevo; ovviamente il mio posto preferito, la zona nella quale mi sento a mio agio, è il centrocampo, dove venivo schierato con la Juniores. Credo di essere portato per giocare da centrocampista offensivo, ma anche fare il terzino mi è piaciuto e penso di averci giocato piuttosto bene.

Ho fatto la stessa domanda a Rocco Politi. Quest’anno per te inizia l'Università, un percorso complesso e impegnativo. Come riuscirai a conciliare calcio
e studio?

Ho finito ora la maturità, dopo un anno molto complicato, per il futuro ho come idea quella di praticare l’Università online di Scienze Motorie Sportive applicate al calcio; quindi per quanto riguarda il dilemma calcio - studio non ho problemi nel gestirlo … fortunatamente.

Quali sono i tuoi miti calcistici? I giocatori ai quali ti ispiri ...

Miti a cui faccio riferimento basandomi sul ruolo di centrocampo; un calciatore a cui cerco di rubare qualcosa é sicuramente Luka Modric, un giocatore di cui sono innamorato, per la gestione della tranquillità nelle situazioni complicate e per il suo esterno piede; per quanto riguarda ragazzi più giovani che stanno iniziando la loro carriera un giocatore che mi interessa molto per la sua grinta, determinazione e qualità è Pedri del Barcellona, calciatore con caratteristiche simili alle mie.

Mi pare di aver capito che sei tifoso dell'Inter (come me). Nerazzurro per sempre, allora? Sto parlando del Piombino, naturalmente. Non ci sono squadre di categoria superiore che ti hanno chiesto?

No, non tifo Inter; tifo Juventus da quando sono bambino, ma ho i colori nerazzurri nel sangue, grazie al Piombino. Quest’estate mi ha contattato il Belvedere, mi hanno espresso il loro progetto e quali sono i loro obiettivi, ma sinceramente non ci ho pensato due volte … per me Piombino é casa.

Ultima domanda. Obiettivi personali e di squadra.

Come obiettivi personali ho quello di ripetermi come l’anno scorso, sia di gol ma anche di assist, e cercare di migliorarmi sempre di più, allenandomi al 100% e ascoltare ciò che mi viene detto dai mister e dai miei compagni. Come obiettivi di squadra, sicuramente fare meglio dell’anno scorso non arrivando con il problema salvezza o non salvezza, perché il Piombino merita categorie superiori ed é quello che cercheremo di ottenere quest’anno.

Bravo Matteo che hai rinunciato al Belvedere, squadra da battere a quanto mi dicono, visto l’organico che sta mettendo in campo e le grandi disponibilità economiche. Ma il Piombino è una squadra giovane con un tocco di giusta esperienza. Hai visto mai che possa farci una sorpresa? Noi ci crediamo. E Matteo pure. 


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