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Sport domenica 19 gennaio 2025 ore 22:15

Piombino naufraga al Magona contro il Picchi

La partita contro un Picchi determinato a vincere finisce 1 a 2. Il commento di Gordiano Lupi, foto di Patrizio Avella



PIOMBINO — Ecco il Piombino che non ti aspetti, dopo quattro gare giocate bene, soprattutto con grintosa determinazione, arriva l’impegno al Magona contro il Picchi Livorno e la squadra di casa entra in campo abulica e svogliata, senza concentrazione, lasciando la gara agli avversari che dopo quattro sconfitte consecutive sono consapevoli di non poter sbagliare. Verdiani decide di non far scendere in campo Casalini, che si è allenato poco, quindi non lo porta neppure in panchina, ma schiera il solito 4-4-2 con Favilli tra i pali; Martelli, Quarta, Fatticcioni e Polese in difesa; Razzauti sulla linea mediana, Diagne ala destra, Lepri mezzala sinistra, Biondi in cabina di regia; in attacco Mattia Durante - libero di spaziare sulla fascia sinistra - e Calabrese punta centrale. La giornata è invernale, rigida e piovosa, lo stato del terreno di gioco (ormai lo sappiamo) è penoso, al punto che si fatica a stare in equilibro, ma non accampiamo scuse perché il terreno di casa nostra lo conosciamo bene. Un piccolo drappello di tifosi abbozza qualche coro prima della partita, subito smorzati da un inizio deludente per i nerazzurri che vede Garunja trafiggere Favilli, correggendo in gol un cross da calcio d’angolo. Siamo al quarto minuto, il tempo per rimontare non mancherebbe ma assistiamo alla fiera delle occasioni sbagliate. Al 9’ prima Biondi poi Diagne non riescono a mettere nel sacco un pallone che chiede solo di essere accompagnato nella porta difesa dal bravo Grassia. Al 13’ su cross di Quarta è Calabrese ad arrivare con quel pizzico di ritardo che basta per non segnare; al 21’ Diagne spara alto sopra la traversa. Non è che il Picchi stia a guardare, perché al 25’ il solito (ottimo) Garunja va vicinissimo al raddoppio con un gran tiro che Fatticcioni para con i piedi sulla linea di porta, a Favilli battuto. Il primo tempo finisce con Biondi ancora una volta solo davanti al portiere che riesce a farsi anticipare da un difensore sprecando la più ghiotta delle occasioni. Cinque minuti di (eccessivo) recupero non cambiano la situazione. Piccola considerazione di metà tempo: solo una squadra è scesa in campo con la giusta concentrazione e voglia di vincere, purtroppo non è quella che indossa maglie bianche bordate di nerazzurro. Il Piombino non ne azzecca una a livello di gioco, i centrocampisti vengono sempre anticipati dai diretti avversari e il Picchi è pericoloso in contropiede, a questo aggiungiamo che in zona gol la squadra di Verdiani sbaglia l’impossibile. Il secondo tempo inizia sotto auspici persino peggiori, perché al 4’ Tocchini di testa manda alto un pallone che avrebbe potuto facilmente essere corretto in rete. Al 6’ Diagne potrebbe pareggiare ma un difensore toglie letteralmente di porta il pallone ben calciato dalla mezza punta locale, tra i pochi ad aver interpretato la partita con la giusta carica agonistica. Al 10’ arriva la prodezza del Picchi che raddoppia con il solito Tocchini, abile a risolvere una mischia in area di rigore piombinese dopo un calcio d’angolo. Verdiani si decide tardi a fare la prima sostituzione, al 12’ esce Biondi (davvero poco in partita) ed entra Lunghi, che pure non entra mai nel vivo del gioco. Al 13’ Mattia Durante prova a tirare in porta ma Grassia non si fa sorprendere, quindi al 18’ è il Picchi a sostituire il bravo Tocchini con Madi, subito dopo (20’) il Piombino mette in campo Patara al posto di uno spento Razzauti. La squadra di casa comincia a giocare con la giusta grinta (tardi!), complice un calo fisico del Picchi, che ha dato molto, al punto che il pressing (al 22’) porta alla concessione di un calcio di rigore per fallo su Lepri. La giornata non è delle migliori, perché Fatticcioni si fa parare da Grassia un tiro abbastanza prevedibile, ma sulla ribattuta Calabrese rimette in gioco Quarta che non manca il bersaglio. Siamo al 23’, ci sarebbe il tempo per tentare il pareggio, ma assistiamo ancora una volta al festival delle occasioni sbagliate, a onor del vero anche per un pizzico di sfortuna. Al 28’ un colpo di testa (fiacco) di Fatticcioni da posizione interessante viene parato da Grassia, mentre al 35’ entra Gentili al posto di Martelli per dare un po’ di vigore sulla fascia destra, ma l’attaccante viene servito poco. In ogni caso l’occasione più importante porta proprio la firma di Gentili, al 39’, che punta a rete, crossa, la palla carambola sulla traversa e rientra in campo ma nessuno è pronto a correggere in gol. Il modesto arbitro pontederese concede 5 minuti di recupero anche nel secondo tempo, giustificati da una condotta di gara ostruzionistica da parte del Picchi che cerca di perdere tempo e di mantenere il risultato favorevole. Ultimo tiro in porta vede (finalmente) Calabrese in azione che su cross di Gentili spara alto (47’). Poche considerazioni sulla terna arbitrale, adeguata allo scarso livello dei contendenti, anche se gli errori del direttore di gara sono stati equamente ripartitie non hanno influito sul risultato. Il peggiore della terna è senza dubbio l’assistente Monetti di Pisa, lato gradinata, che negli ultimi venti minuti sbaglia quattro decisioni su quattro. Ma non siamo qui ad accampare scuse, il Picchi Livorno vince con merito una partita giocata con grinta, determinazione e concentrazione. Mister Casapieri mette in campo una squadra giovane, quadrata e robusta in ogni reparto, che non sembra da ultimo posto in classifica, visto che (tra le ultime incontrate) almeno Ginestra e San Miniato paiono molto più deboli. Per fortuna del Piombino (e del Picchi) i concorrenti diretti alla salvezza perdono quasi tutti, quindi la posizione in classifica dei nerazzurri resta al decimo posto, tre punti sopra la zona play-out, a pari merito con il Castelfiorentino. Non resta che sperare in un pronto riscatto sabato prossimo a Montescudaio, nell’anticipo contro i Colli Marittimi. Non è questo il vero volto del Piombino …

TABELLINO

Atletico Piombino: Favilli (6), Martelli (6) (Gentili dal 35’ 2t - 6), Quarta (6), Razzauti (5) (Patara dal 20’ 2t - 6), Fatticcioni (6), Polese (6), Diagne (6,5), Biondi (5) (Lunghi dal 11’ 2t - 5), Calabrese (6), Lepri (5), Mattia Durante (5). A disposizione: Renucci, Politi, Mitcul, Lodovici, Dario Durante, Barchi. All. Verdiani (5).

Armando Picchi Livorno: Grassia (8), Lusito (7), Grasseschi (7), Tocchini (8) (Madi dal 18’ 2t - 7), Carnieri (7), Imparato (7), Meta (8), Domenici (7), Garunja (8), Bonsignori (7), Vanni (7). A disposizione: Di Tizio, Figaro, Ciolli, Cicero, Luschi, Tarloni. All. Casapieri (8).

Arbitro: Castrignanò di Pontedera (5)

Assistenti: Mongelli (6) e Monetti (4) di Pisa


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