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RIGASSIFICATORE mercoledì 08 febbraio 2023 ore 11:05

“Negli archivi petizione simile al caso Piombino”

L’associazione Idra ha segnalato la petizione del 2014 presentata contro il progetto stoccaggio Gkn a Marsaxlokk



PIOMBINO — Dopo la petizione al Parlamento Europeo presentata contro il rigassificatore nel porto di Piombino, dall’associazione fiorentina Idra ha scoperto un precedente negli archivi di Bruxelles simile a quello piombinese.

“Siamo a Malta. La petizione risale al 2014. - hanno spiegato in una nota - Oggetto della petizione è un semplice impianto galleggiante di stoccaggio di gas naturale liquefatto progettato in una baia, a Marsaxlokk”. Nella petizione si chiede di trasferire l’impianto “in luogo più sicuro, a distanza di sicurezza dalle zone residenziali e quindi esorta il Parlamento europeo a invitare la Commissione a un'indagine sugli eventuali rischi per la salute pubblica”.

“Abbiamo pensato di mettere a confronto l’ambiente del piccolo porto di Piombino con quello dell’ampia baia di Marsaxlokk, dove nel frattempo l’impianto di stoccaggio è stato realizzato, forse adottando anche le precauzioni invocate della cittadina Metsola. - ha proseguito Idra - Marsaxlokk è un porto di grandi dimensioni. Le tipologie di navi che vi fanno regolarmente scalo sono portacontainer (51%), petroliere/chimichiere (13%), pescherecci (10%), petroliere (3%), rinfusiere (3%) ed altre ancora, ma senza trasporto di passeggeri. Uno scenario dunque ben lontano dalla tipologia di attività che si svolgono nel porto di Piombino, e ancor più da quelle che l’evoluzione turistico-culturale dell’area piombinese mira a promuovere. L'impianto non è in mare, ma a terra, sulla punta meridionale del lato destro del golfo. Appaiono quindi assenti i fattori di rischio aggiuntivi che derivano dalla concentrazione nel poco spazio di Piombino dei processi di trasferimento, stoccaggio, rigassificazione ed immissione in rete del GNL. Anche l’inquinamento ambientale legato all’interferenza del processo di rigassificazione con l’acqua marina necessaria al riscaldamento del GNL e al rilascio in mare di ipoclorito di sodio è attenuato nel caso di Malta: le turbine a gas della centrale elettricaa terra sono dotate infatti di un sistema di condensazione dell'aria in ingresso che assorbe la potenza di raffreddamento derivante dalla rigassificazione del GNL. La posizione e l’orientamento della gasiera di stoccaggio è tale da garantire l'abbandono della baia in tempi rapidi e con un breve percorso rettilineo, che attraversa direttamente l'imboccatura della baia larga ben 850 metri. Anche le navi gasiere che riforniscono la metaniera di stoccaggio sono disposte nel medesimo modo, garantendo analoga sicurezza. Ben altri vincoli sono legati invece alla penetrazione e all’ormeggio delle navi metaniere nel piccolo porto di Piombino, anche in relazione alle criticità derivanti dalla frequenza di eventi meteorici avversi. Vorrà ancora il presidente–commissario Eugenio Giani insistere a forzare l’attuazione di un progetto così palesemente inadeguato?”.


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