Politica mercoledì 30 agosto 2023 ore 16:20
“Non solo siderurgia, puntare su aree industriali”
Dal candidato a sindaco Ferrini la visione sul futuro della città: "Piombino senza industria più povera. Occorre lavorare per insediare nuove imprese"
PIOMBINO — Il candidato a sindaco di Piombino Stefano Ferrini (Psi - Italia Viva) interviene sulle sorti dello stabilimento siderurgico, sulla scia dell'incontro promosso nei giorni scorsi dal Partito Democratico e la posizione della coalizione di maggioranza in Consiglio comunale.
"Ricercare un altro soggetto industriale, non necessariamente in antagonismo con Jsw e meglio se nazionale per produrre laminati piani, la costruzione del forno elettrico nelle aree lontane dalla città con contestuale spostamento del treno rotaie, la localizzazione nelle aree restanti ed inutilizzate di altre imprese sono impegni tanto ambiziosi e giusti, quanto rischiosi nel caso in cui non si realizzassero. Piombino non potrebbe permettersi di vivere altri anni solo di ammortizzatori sociali, è una questione di dignità e di giustizia, deve invece avere una ambizione ad un futuro fatto di lavoro e sviluppo. - ha commentato Ferrini - Allora accanto a questi obiettivi quindi, occorre lavorare per insediare nuove imprese nelle aree pubbliche non utilizzate dalla siderurgia, considerando l’attrattività di un porto, unico in Italia, coi fondali a meno venti metri e raccordato alla rete ferroviaria nazionale con quella dello stabilimento. Ce n’erano almeno quattro fortemente interessate quando ero assessore, convocate in Regione dall’allora Presidente Rossi, e che portavano, mal contati, 600 nuovi occupati. Imprese che si collocavano in altri settori industriali, a basso impatto ambientale e forte innovatività".
"Ci sono poi sul Pnrr e sui fondi europei risorse importanti per la produzione dell’idrogeno con tutta la filiera che ne consegue, persino per una siderurgia pulita, come pure per la produzione di pannelli fotovoltaici e noi abbiamo aree che potrebbero essere utilizzate. - ha proseguito - Come pure, grazie alla nostra posizione, potremmo concretamente creare una piattaforma nazionale della logistica, puntando anche ad essere zona doganale, cioè area dove stoccare merci e spedirle senza pagare dazi. Se abbiamo questa ambizione possiamo affiancare ad una siderurgia moderna ed ambientalmente compatibile uno sviluppo industriale legato all’innovazione che rilancerebbe davvero Piombino".
"Una Piombino senza più industria infatti diventerebbe più povera, con una bassa occupazione e poco qualificata. Sarebbe una cittadina da 15mila abitanti, con un ospedale ridotto forse solo ad un grande pronto soccorso senza alcuna specialistica, con pochi sportelli postali, meno banche, meno supermercati ed attività commerciali ed artigianali e occupazione meno qualificata. Un’industria moderna è invece più che compatibile con il turismo che comunque, in ogni caso, dobbiamo ulteriormente e fortemente sviluppare", ha concluso Ferrini.
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