Punto nascita, “documento approvato inaccettabile”

PIOMBINO — "Il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Danilo Dilio e il consigliere Davide Anselmi hanno un bel coraggio ad accusare me e la presidente del comitato Lasciateci nascere a Piombino Marida Leoni di strumentalizzare i problemi della sanità piombinese. Sono loro che hanno votato per quella riorganizzazione della sanità che vede la costituzione di un ospedale unico fra Cecina e Piombino, progetto contestato da sempre dalla maggioranza di centrodestra”.

Non è tardata ad arrivare la replica della consigliera di Ascolta Piombino Monica Bartolini alle accuse arrivate da Fratelli d’Italia a proposito della posizione sul documento dei sindaci delle Valli Etrusche per l’ospedale unico di Cecina e Piombino e alle conseguenze sul futuro del punto nascita.

“Voglio ricordare a Fratelli d’Italia che la lotta per il punto nascita di Villa Marina è una battaglia dei piombinesi, non è una battaglia della consigliera Monica Bartolini o di Ascolta Piombino. - ha tenuto a evidenziare - L’indignazione per gli anni di promesse e la condivisione di un documento per l’ospedale unico di Cecina e Piombino che sorvola sulla riapertura del punto nascita di Villa Marina dovrebbe coinvolgere tutti. Il Comitato Lasciateci nascere a Piombino si è costituito nel 2018 mosso dalla paventata chiusura del punto nascita di Villa Marina. Ho aderito sin da subito come cittadina e non come consigliera comunale. Successiva la mia candidatura ed elezione a consigliera comunale di Ascolta Piombino. Purtroppo nonostante le promesse che abbiamo avuto durante le campagne elettorali sia comunali che regionali nulla è cambiato. Il punto nascita di Piombino è stato chiuso. E leggendo il documento preliminare per l’organizzazione dell’ospedale unico di Cecina e Piombino non riaprirà”.

“Infine, se il consigliere Davide Anselmi, ora tra le fila di Fratelli d’Italia dopo aver militato in tutti i partiti del centrodestra, si domanda come mai i miei toni siano cambiati nei confronti del sindaco Francesco Ferrari e della giunta sono i fatti a parlare. La mia uscita dalla maggioranza è avvenuta in occasione dell’approvazione della Variante Rimateria che doveva portare una risoluzione delle questioni legate alla discarica e il risultato ottenuto è sotto gli occhi di tutti. E così le critiche sul punto nascita si sono inasprite perché battaglie e promesse a nulla sono servite e la richiesta di dimissioni della presidente Leoni ci fanno capire quanto sia fastidioso dover contrastare con un vero comitato apolitico, perché la differenza si vede nella coerenza e nei fatti”.

E proprio a proposito della richiesta di dimissioni di Marida Leoni dalla presidenza del comitato, la presidente risponde: “Accolgo l'accorata difesa di Fratelli d'Italia al sindaco, complimentandomi per il fatto che si è rivelata più scontata e strumentale di quanto non mi aspettassi. Il Comitato nasce nell'agosto del 2018. Ora: per capire gli scontri che abbiamo avuto con le amministrazioni, durante il governo dei due schieramenti politici che si sono succeduti, basterebbe rivisitare la pagina del Comitato stesso. Vi invito a farlo, potrebbe risultare utile. - ha commentato Leoni - Comprendo il disappunto di fronte al fatto che ero e sono una persona libera. Comprendo la frustrazione che può portare, avere di fronte qualcuno che ti dice quando puoi alzare la mano. L'ultimo contatto del Comitato con il sindaco, mi vede accompagnarlo nei locali del Punto Nascita, svuotato e con il personale in grossa difficoltà. Visita inutile e strumentale almeno quanto la sfilata della destra sotto Villamarina. Ovviamente mai menzionata dal sindaco. La richiesta delle mie dimissioni dal Comitato è forse la parte più ridicola. Guardatevi tutti in faccia e dopo le tarantelle, dentro il palazzo comunale, evitate di parlare di dimissioni e maschere, che davvero, non è il caso”.

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