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Politica mercoledì 10 marzo 2021 ore 17:20

"C'è un estremo bisogno di trovare certezze"

Simone De Rosas

Il segretario della Federazione Pd De Rosas ha sottolineato la necessità di riportare la vertenza Jsw all’attenzione di tutti i livelli istituzionali



PIOMBINO — "L’acciaieria di Piombino è un’azienda strategica. Per la Toscana e per il Paese. Lo è di più per la città di Piombino e per la Val di Cornia e l’isola d’Elba. Da quell’azienda è transitato molto del benessere sociale ed economico di questi territori per alcuni decenni. Oggi ancora più di ieri è a rischio e quei lavoratori e i sindacati che li rappresentano e che con loro lottano da molto tempo, non devono essere lasciati soli". Parole del segretario della Federazione Pd Valdicornia Elba Simone De Rosas a margine del presidio permanente organizzato da Fim, Fiom e Uilm per ottenere risposte sul futuro dello stabilimento (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Dal nuovo sviluppo dell’acciaieria elettrica, dal potenziamento e miglioramento degli impianti di laminazione, dal ruolo che quell’azienda finalmente moderna e efficiente può svolgere anche in sinergia con altre realtà, passa una parte significativa del futuro della città di Piombino e di questo pezzo di Toscana. - ha spiegato De Rosas - Che certo deve pretendere che l’acciaio non rappresenti più la monocultura del secolo scorso. Che deve continuare la sua opera di diversificazione puntando con convinzione sul turismo balneare, sulla cultura, sull’enogastronomia di qualità, sulla logistica, sul porto e sulla nautica, sulle sue meraviglie naturalistiche. Ma che non può e non deve rinunciare a quel motore industriale. Un motore di crescita e sviluppo".

Da questi presupposti per il segretario De Rosas "lo Stato deve continuare a essere presente e definire al più presto il suo ingresso nell’azienda come annunciato dal ministro Patuanelli e dal Governo Conte due. Mantenendo ferma la convinzione che sugli asset strategici come l’acciaio, - ha aggiunto - il Governo interviene a sostegno delle imprese per favorirne il rilancio e la transizione verso una produzione ambientalmente compatibile. In questa direzione va senza dubbio la deliberazione di ieri delle commesse di Rfi previste negli accordi tra Jsw e il Governo. È necessario però fermarsi. Non un euro pubblico in più deve essere erogato all’azienda se non in conseguenza di un piano industriale approvato e completo in tutte le sue parti e che garantisca un futuro nuovo all’acciaieria di Piombino, a questa città e ai suoi lavoratori, confermando che quell’accordo non può essere solo un arricchimento del portafoglio dell’imprenditore ma un vincolo al consolidamento del polo produttivo di Piombino".

"Il nostro impegno (riferendosi a istituzioni e politica, ndr) è quello di riportare questa vertenza all’attenzione di tutti i livelli istituzionali, consapevoli del destino di tante famiglie e di un territorio che ha estremo bisogno di ritrovare speranze da offrire alle nuove generazioni. Ma servono anche le persone. Serve che un popolo, le tante ditte collegate, l’indotto, che già ha sofferto l’arretramento di quell’azienda, oggi si senta solidale con quei lavoratori che lottano per il loro futuro e per tutti noi. Se vogliamo difendere il futuro, la scuola, la sanità, il nostro ospedale, non si può prescindere dalle opportunità che scegliamo di lasciare ai nostri giovani: - ha concluso De Rosas - non solo nascere a Piombino ma la possibilità restarci o tornarci. Impedire che tanti nostri giovani di talento siano costretti a trovare un lavoro e a programmare la loro vita altrove. Non si tratta di riprodurre un modello di sviluppo novecentesco, ma di far leva sull’apporto che può ancora dare l’industria in un territorio diversificato. La città ha un estremo bisogno di trovare certezze. Proviamo tutti, ciascuno per il suo ruolo, a lavorare per questo".


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