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Politica sabato 24 aprile 2021 ore 13:39

"Regione può salvare punto nascita, basta volerlo"

L'ospedale di Piombino

Il consigliere della Lega Landi ha presentato una mozione da discutere in Consiglio. "Dopo anni di promesse, il bivio è chiaro"



PIOMBINO — "La Regione può ancora decidere di salvare il Punto nascita di Piombino. È lei a dover scegliere se investire sulla struttura o decretarne la chiusura definitiva”, così è intervenuto il consigliere regionale della Lega Marco Landi, firmando una mozione con cui chiede alla Giunta di adoperarsi perché siano rispettati gli standard di sicurezza e poter quindi richiedere la riapertura.

“Le parole del Ministero ci dicono che la Regione può ancora decidere di salvare il Punto nascita di Piombino. Dopo anni di promesse non mantenute, di interventi non realizzati, di richieste di deroghe, di porte in faccia motivate dalla mancata realizzazione degli interventi richiesti, la Giunta regionale abbia un sussulto di dignità: intervenga immediatamente per adeguare le strutture e assumere il personale necessario. - ha commentato Landi, auspicando una rapida discussione della mozione - I mancati interventi sul Punto Nascita hanno innescato un circolo vizioso: in assenza degli adeguamenti necessari numerose future mamme della Val di Cornia hanno preferito recarsi presso altri ospedali, facendo ulteriormente calare il numero dei parti. Questo fino al Giugno 2019 - ha proseguito il consigliere della Lega – quando venne deliberata la sospensione delle attività del Punto Nascita. Sospensione che dura tuttora e che durerà sino a quando non verrà presa una decisione". 

"Il bivio è chiaro: da un lato chi vuole potenziare la struttura di Piombino per renderla in linea con gli standard di sicurezza richiesti, dall’altra chi vuol chiuderla; da un lato chi sta dalla parte delle comunità della Val di Cornia che hanno diritto ad avere servizi sanitari adeguati, dall’altra chi sta progressivamente svuotando l’ospedale, dirottando i cittadini su strutture a decine e decine di chilometri di distanza. Quando in Consiglio regionale arriverà la mozione vedremo chi sta da una parte e chi dall’altra", ha concluso Landi.


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