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Politica domenica 29 novembre 2015 ore 10:19

"Antidemocratica e contro il buon senso"

Il consigliere regionale Andrea Quartini (M5S) commenta la riforma sanitaria e fa il punto sul referendum abrogativo; l'incontro a Piombino



PIOMBINO — La questione sanità torna al centro del dibattito e scende in piazza grazie all’incontro pubblico promosso dal Movimento 5 Stelle di Piombino. Ospite d’eccezione il consigliere regionale pentastellato e medico Andrea Quartini.

Chi meglio di un consigliere regionale e medico può spiegare cosa succede in Regione in fatto di sanità?”, con queste parole il portavoce piombinese Daniele Pasquinelli apre il discorso attorno alla legge regionale 28/2015.

Il rappresentante regionale ha individuato i tre elementi cruciali suggeriti dalla legge 28: il principio di accorpamento delle Asl e dei servizi, i tagli al personale e i tempi stretti per la sua discussione.

“La riforma è antidemocratica, antiscientifica e contro il buon senso. – commenta il consigliere regionale Andrea Quartini – Per questo abbiamo appoggiato il referendum contro la legge 28. Abbiamo raccolto più di 55mila firme, ma nonostante questo si sta boicottando questo processo. Pur di non fare questo referendum stanno facendo una proposta di legge per abrogare la 28 e inserirla in un’altra legge spalmandola in 30 o 40 articoli". In sostanza bisognerebbe riformulare il quesito in maniera decisamente più complessa perché non si potrà più chiedere di abrogare una legge, ma tutti quegli articoli che la rappresentano.

Per il consigliere del Movimento 5 Stelle ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza democratica. “Chiederemo che venga fatto prima il referendum e poi la legge di riordino, ma credo che questa non ci venga accordato. Chi ci rimetterà sono i cittadini, questo è certo; i veri problemi dei cittadini sono le liste d’attesa, i ticket e l’affollamento nei pronto soccorsi, questi non li risolverà nessuno”.

Quindi, quali sono gli scenari futuri qualora sarà abrogata la legge 28? “Come Movimento 5 Stelle non decideremo noi consiglieri regionali in autonomia, il confronto si sposterà nei Meetup. – conclude – Con il comitato promotore del referendum siamo pronti a intavolare accordi”. Della stessa lunghezza d’onda anche Sì Toscana a Sinistra, Lega Nord e Forza Italia.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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