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RIGASSIFICATORE martedì 14 marzo 2023 ore 11:42

Rigassificatore, "dibattito degenerato da tempo"

L'Appello per sviluppo e lavoro: "Si lasci spazio a impegno il più possibile collegiale circa l’attuazione dei contenuti del memorandum per Piombino"



PIOMBINO — Dall’Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino  arriva una commento a margine dell’iniziativa dell’11 Marzo contro i rigassificatori e il fossile, ma anche per le contestazioni al sindaco richiamato a un confronto propositivo per superare questa fase.

“Grazie alla manifestazione promossa dai comitati del no al rigassificatore, Piombino, per la prima volta, si è trovata completamente blindata, praticamente in stato di assedio, il tutto per consentire lo svolgimento in condizioni di sicurezza dell’evento di carattere nazionale contro le energie fossili. Inoltre, per la prima volta nella storia di questa città, ad un sindaco, cui va tutta la nostra solidarietà, è stato impedito di parlare pubblicamente ed è stato allontanato con la scorta della polizia dal luogo del comizio. - hanno riferito in una nota - Un fatto grave, certamente da condannare, al di là delle possibili motivazioni del gesto. Riteniamo che, quando è meglio abbandonare la piazza piuttosto che parlare, significa che in gioco c'è molto di più dell'argomento del dibattito. Purtroppo non si tratta di un episodio isolato, ma frutto di un percorso di odio che è stato alimentato nel corso del tempo, non senza responsabilità da parte di chi oggi dispensa attestati di solidarietà”.

“Inutile, peraltro, - hanno proseguito - ricordare come il dibattito pubblico su questo tema, in particolare sui social media, sia ampiamente degenerato da tempo: attacchi personali, accuse di corruzione, offese contro chi ha una diversa opinione, tentativi di delegittimazione dell’interlocutore all’ordine del giorno. E’ sufficiente andare a leggere i post pubblicati sui social media da certe frange estreme. In proposito sono emblematici gli attacchi intimidatori ai funzionari che hanno sottoscritto i pareri tecnici per conto dell’Ente pubblico, in quanto non allineati con quanto sostenuto dai contrari ed è appena il caso di rammentare, molto sommariamente, cosa accadde durante il Consiglio comunale del 1 Luglio 2022, quando il presidente della Regione fu costretto a lasciare il palazzo scortato dalla polizia. Il tutto verificatosi in un silenzio istituzionale assordante”.

“Simili comportamenti richiedono una ferma e decisa condanna, in particolare da parte dei rappresentanti delle Istituzioni, sempre, senza distinzioni e non a giorni alterni.In questo quadro è ben evidente la responsabilità di chi rilascia dichiarazioni pubbliche virulente con l’unico obiettivo di ottenere ampia visibilità, ma, allo stesso tempo, alimentando un clima conflittuale. L’intento dell’Appello per lo Sviluppo ed il lavoro a Piombino è sempre stato quello di far emergere la necessità di un dibattito più laico su questo tema, che ponesse le basi per una matura dialettica tecnico-scientifica, pur in un contesto evidentemente paradossale all’interno del quale viene invocata la Costituzione della Repubblica da un lato, mentre si cerca di intimidire chiunque abbia una diversa opinione”.

Ci dispiace, ma questa non è la nostra Piombino, decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, democratica, antifascista e aperta. Invitiamo, pertanto, tutte i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e dei soggetti coinvolti a stigmatizzare questi comportamenti, sempre e comunque, condannandoli apertamente e ad adoperarsi per un dibattito serio e laico su di un tema che riguarda il futuro della nostra comunità e dell’intero Paese. Unica nota positiva la grande professionalità delle forze dell’ordine che, con il loro lavoro, hanno evitato che si verificassero scontri e danneggiamenti fortemente temuti alla vigilia dell’avvenimento.In questo quadro, nella consapevolezza che siamo in presenza di una fase nuova, nella quale la dicotomia tra favorevoli e contrari è superata nei fatti, auspichiamo che, in un prossimo futuro, si lasci spazio ad un impegno il più possibile collegiale circa l’attuazione dei contenuti del memorandum per Piombino, che riteniamo la base di un possibile progetto di rilancio del territorio.Il tempo delle polemiche è finito, adesso servono impegno e fatti concreti per dare risposte ai problemi del territorio”, hanno concluso.


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