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RIGASSIFICATORE venerdì 28 ottobre 2022 ore 14:04

Rigassificatore, lente su memorandum e intesa

Salute Pubblica e La Piazza: "Non ci risulta che vi sia alcun atto vincolante sottoscritto né dal precedente governo, tantomeno da quello attuale"



PIOMBINO — I comitati Salute Pubblica e La piazza scrivono al commissario per il rigassificatore Eugenio Giani per evidenziare alcuni passaggi per il rilascio dell'intesa per l'autorizzazione unica alla realizzazione del rigassificatore nel porto di Piombino.

"Con questo atto la giunta delibera l’intesa ai sensi dell’ art.5 Dl 50/2022 al fine del rilascio dell’autorizzazione da parte del Commissario straordinario del progetto FSRU Piombino con la richiesta di ottenere dal nuovo Governo la ratifica di un memorandum già assentito dal governo Draghi tramite una regia tra enti con la finalità di approvare entro il termine di entrata in esercizio del rigassificatore, i provvedimenti normativi e gli accordi di programma necessari a programmare la realizzazione di quanto sviluppato nel memorandum. Nella stessa deliberazione si elencano numerose opere e interventi da realizzare in questo territorio per centinaia di milioni di euro che vanno dalle bonifiche, alla messa in sicurezza del Sin, agli interventi sulle spiagge, agli aiuti per la reindustrializzazione, agli aiuti per le imprese ittiche, per completare le infrastrutture, per la riduzione a famiglie e imprese dei costi inerenti le bollette, per il potenziamento del porto, per favorire le energie rinnovabili e ancora e ancora. - hanno esordito i comitati - A ben esaminare questo atto, qualcosa non torna, certo è stato un atto di comunicazione importante per il commissario, però occorre chiamare le cose con il loro nome. Infatti, secondo la nostra interpretazione, non si tratta di una intesa, ma soltanto di una sorta di buon auspicio dal punto di vista del commissario. Non ci risulta che vi sia alcun atto vincolante sottoscritto né dal precedente governo, tantomeno da quello attuale, nessun decreto con tanto di impegno di spesa dei vari ministeri, quindi si ritiene che questo memorandum abbia essenzialmente il compito di dire 'io ci ho provato a portare le compensazioni, se non verranno, vedete voi di tirare le somme', La parola intesa vuol dire agire di comune accordo, unire più manifestazioni di volontà e se trattasi di Enti pubblici si dovrebbe concretizzare con l’approvazione di atti amministrativi o legislativi, con il sottoscrivere accordi, con imputazione di spese ai capitoli di bilancio, altrimenti si tratta solo di auspici".

"Ci viene da sostenere che sia un peccato, per chi spera che il rigassificatore arrivi, o meno male per chi non lo vuole in porto, dal momento che quanto deliberato non rappresenta, secondo noi, una intesa, ma una dichiarazione di intenti da parte del governatore forse per sentirsi un po’ alleggerito pensando alla contrarietà manifestata da gran parte della città. - hanno commentato - Da un punto di vista normativo, questo progetto non potrà realizzarsi se non si arriverà ad un’intesa sottoscritta o decretata tra Stato Regione perché trattasi di materia concorrente ai sensi dell’art.117 della Costituzione e perché così dispone il decreto Aiuti, art.5 D.L n. 50 del 2022 che richiama l’art.46 del decreto legge 159 del 2007. Quindi ad oggi l’intesa Stato Regione non sembra ci sia, figuriamoci se c’è l’intesa con il Comune che ha emanato un parere negativo ed ha annunciato ricorso giurisdizionale.

"L’intesa tra le parti è il presupposto per il rilascio dell’autorizzazione, - hanno ribadito i comitati - mancando l’intesa come a noi pare, il Commissario non avrebbe dovuto rilasciare l’autorizzazione che invece ha rilasciato, con ordinanza n. 140 del 25.10.2022 per la collocazione in porto del rigassificatore, per i lavori di allaccio al gasdotto, e per l’esercizio dell’impianto.

I comitati hanno inoltre sottolineato che agli atti mancherebbe l'Autorizzazione integrata ambientale e che non sarebbe vero che le criticità evidenziate dal Comune siano superate come indicato nell'ordinanza. 

"Vorremmo inoltre ricordare al Commissario che ha affidato il controllo delle prescrizioni a ciascun Ente che le ha emesse, che il suo lavoro non è finito perché se davvero questo impianto arriverà nel nostro porto competerà a chi ha rilasciato l’atto autorizzativo di controllare o di sanzionare o di revocare in caso di inadempienze più o meno gravi. Il Commissario avrebbe già dovuto pensare ad un coordinamento tra i vari Enti, ovvero creare una struttura commissariale con l’apporto dei vari Enti con il compito di verificare l’ottemperanza delle prescrizioni".

"Ci auguriamo che il Governo voglia approfondire le problematiche emerse in istruttoria tenuto conto delle numerose prescrizioni, delle criticità documentate dall’Amministrazione comunale e da gran parte della città che si è espressa negativamente per la collocazione in porto dell’impianto di rigassificazione", hanno concluso.


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