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Attualità mercoledì 08 giugno 2022 ore 18:02

Rigassificatore, nuovo confronto con Cingolani

Ferrari e il ministro Cingolani in un precedente incontro

Il sindaco Ferrari: “La nostra posizione rimane contraria. Piombino rimane, purtroppo, una delle soluzioni tecnicamente più semplici da realizzare”



PIOMBINO — Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha incontrato di nuovo il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Un incontro avvenuto grazie al tramite dell’onorevole del Movimento 5 stelle Francesco Berti.

“Ho avuto l’occasione di incontrare ancora una volta il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per affrontare il tema del rigassificatore nel porto di Piombino. - ha fatto sapere il sindaco Ferrari in un post Facebook - Erano presenti anche gli assessori competenti e i tecnici del Comune collegati da remoto. La riunione è stata l’occasione per ribadire ancora una volta quanto il progetto sia pericoloso per il sistema della nostra città a partire dalle ripercussioni economiche in primis per gli impianti di itticoltura insediati a pochi metri dal porto e per le aziende che operano nelle aree in concessione”. 

“L’abbiamo detto più volte: Piombino sta combattendo per uscire da una crisi che l’ha ingessata per anni e ha trovato nella diversificazione uno strumento per risollevarsi. - ha spiegato - Parte fondamentale di questo piano di rilancio è il turismo che certamente non sarebbe agevolato dal posizionamento di una nave metaniera di trecento metri nel porto che, come se non bastasse, potrebbe anche creare problemi ai collegamenti con l’Elba e il resto delle isole dell’arcipelago toscano. A questo si aggiungono i danni ambientali e i potenziali rischi per la sicurezza. Tutte considerazioni che non possono che vederci profondamente contrari all’ipotesi e che vedono anche la comunità schierarsi apertamente per il no”.

Il sindaco ha fornito ulteriori spiegazioni: “Il fatto che l’impianto opzionato sia a circuito aperto e, quindi, implichi un’interazione pericolosa con l’ambiente sversando in mare enormi quantità di acqua fredda con l’aggiunta di ipoclorito di sodio, è elemento estremamente preoccupante: una nave a circuito chiuso avrebbe comportato un minore impatto ambientale e minori ripercussioni economiche. Il Ministro Cingolani - ha proseguito - ci ha comunicato che è ancora in corso la fase delle valutazioni tecniche ma che, tuttavia, Piombino rimane, purtroppo, una delle soluzioni tecnicamente più semplici da realizzare. La nostra posizione - ha concluso - continua ad essere fermamente e incondizionatamente contraria: il nostro impegno è teso a difendere il territorio da un’ipotesi dannosa per il suo futuro”.


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