Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 13:47 METEO:PIOMBINO17°24°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
giovedì 29 maggio 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Si veste da fantasma per gettare la spazzatura in strada ma viene ripreso dalle telecamere
Si veste da fantasma per gettare la spazzatura in strada ma viene ripreso dalle telecamere

Attualità mercoledì 28 maggio 2025 ore 10:40

​Sapeva d’acciaio il vento

Foto di Riccardo Marchionni

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia Gordiano Lupi rievoca Salivoli tra ricordi e pensieri per un futuro più limpido



PIOMBINO — "Sapeva d’acciaio il vento e una lama affilata era il canale", grazie Caproni di esistere e di rendere dolce persino lo squallore.

Camminando verso il mare ho intravisto una Piombino livida e ingrigita, malgrado la primavera e quel sole di maggio meno crudele del passato aprile. I muri dei vecchi palazzi e i volti dei passanti mi sono parsi logori di tristezza antica. Nonostante tutto amo il salmastro e il suo sapore che diffonde il fresco sole del primo mattino; Salivoli e il sale del mare, le alghe sul bagnasciuga a seccare, il profumo dei muscoli e del vino, quel bianco secco della nostra terra, dal ristorante accanto alle scogliere, mentre negli occhi il sole si specchia nel verderame rugoso delle onde. Sono stato proprio là, dove torno sempre, dove tutto dovrebbe essere uguale a com’è stato, ma non ritrovo il profumo del passato, pur cercando nei ritagli del presente. Certo, c’è ancora il mare che sfiora la battigia umida d’alghe e di ricordi. Certo, c’è ancora un bagno con gli ombrelloni tristi, chiusi e raccolti, con le sedie antiche, in attesa della scavatrice abbandonata in fondo a un terrapieno, un panorama intriso di veleno. C’è ancora Paolo, il mio amico barista, gestore del bagno di Salivoli, dove sono andato a bere il mio caffè nascondendo agli occhi la visione; lui mi ha guardato incerto, come per dire cosa posso fare, poi ha servito il liquido nerastro come fa sempre, gesto antico che segue tempi classici, un poco rassegnato, forse insoddisfatto. C’era e c’è ancora, poco distante, il Nastro Azzurro senza il tè danzante d’altri tempi; c’è la scuola di vela e di surf, ma su tutto incombe il pianto della scavatrice, quel lamento perenne, la bocca aperta tra la battigia invasa, fetida confessione del presente. C’era e c’è ancora tutto il profumo del mio tempo perduto mentre cani vagano sulla vecchia spiaggia proletaria, un tempo meta d’un popolo orgoglioso, ribelle alle ingiustizie, adesso assuefatto al peggio, a ogni tipo di dolore anestetizzato. 

Eh, la mia Piombino, sapeva d’acciaio il vento e una lama affilata era il canale, adesso solo un rumore sulla spiaggia abbandonata, dove mi sento solo, l’acqua pare sbiadita, per compagno il grido d’un gabbiano, intorno a me il crepuscolo del mare, l’ultimo ricordo che sfiorisce.

Gordiano Lupi
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno