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RIGASSIFICATORE martedì 15 novembre 2022 ore 10:41

Rigassificatore, "ottenere sospensione politica"

Per il gruppo Gazebo 8 Giugno la linea da seguire è diversa: "Riteniamo pressione sul sindaco affinché chieda la sospensiva al Tar sbagliata"



PIOMBINO — Il gruppo Gazebo 8 Giugno, in una nuova nota, ha ribadito la sua posizione nella battaglia contro il rigassificatore nel porto di Piombino evidenziando dei dubbi sul pressing per la richiesta di sospensiva.

"In data 9 Novembre noi inviammo un comunicato stampa che alcuni hanno pubblicato altri no (leggi qui l'articolo collegato). Non conteneva alcuna valutazione delle trattative con Snam annunciate dal sindaco, era troppo presto per capire bene cosa avesse inteso. - hanno spiegato - Noi riteniamo oggi 15 Novembre come il 9 Novembre che questa pressione sul sindaco affinché chieda la sospensiva al Tar sia sbagliata. Secondo noi si tratta di una delicata questione di strategia processuale da sciogliere esclusivamente dal legale incaricato. Non siamo né favorevoli né contrari, riteniamo soltanto di non poter decidere. Infatti si tratta di un'arma a doppio taglio, in ogni processo, non solo in questo, è crediamo che ci voglia ben poco a compromettere un processo con un'azione sbagliata".

"Secondo noi invece di fare pressione sul sindaco per la sospensiva, che a questo punto ci appare più come un punto preso che come una battaglia politica, si dovrebbero fare azioni per ottenere una sospensione politica del procedimento, che è ancora possibile. - hanno sottolineato dal gruppo - Al ricorso ci pensi il Comune, noi dobbiamo chiedere al Governo un decreto legge, appena depositato il ricorso, perché la questione sarà sub iudice e quindi si corre il rischio di buttare via un mare di soldi se fosse accolto. Se il Governo farà orecchi da mercante allora dobbiamo manifestare, ma contro il Governo, non contro il sindaco, che è sempre stato accanto a noi e ai cittadini in questi mesi".

"Pretendere di dirigere un ricorso presentato dal Comune ci pare anche un pochino presuntuoso, ma del resto ognuno si comporta come crede", hanno commentato dal gruppo Gazebo 8 Giugno ribadendo le proposte fatte e non accolte agli altri comitati del no al rigassificatore: chiedere un appuntamento al sindaco, per parlare dell'attuale situazione; puntare sulle prescrizioni ex ante per fermare il progetto ogni volta che esse non si rispettino, pretendendo che il Comune con gli organi di cui può disporre eserciti una sorveglianza quotidiana.

"Ciò detto, noi non abbiamo da difendere nessuno, se non la nostra terra e il nostro mare, il sindaco non ha bisogno della nostra difesa. Il nostro atteggiamento però non è di sfiducia come quello dei tre comitati e i nostri comportamenti saranno conseguenti. Almeno fino a prova contraria. - hanno concluso - Sabato 19 ci sarà un'assemblea nazionale dei gruppi contrari ai combustibili fossili, un risultato importante, ma anche un punto di partenza per chi tiene all'ambiente. E noi ci saremo, non per convenienza, ma per convinzione".


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