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Lavoro domenica 24 gennaio 2021 ore 09:30

Scadenza vicina per Jsw, sale la preoccupazione

Sindacati preoccupati per l'assenza di notizie in merito al piano industriale da presentare al Governo. L'invito a formare un fronte comune



PIOMBINO — Una forte preoccupazione in vista del termine ultimo fissato a fine Gennaio dal Governo per la vertenza Jsw Steel Italy a Piombino. Questo quanto emerso dal coordinamento Fim, Fiom e Uilm con le segreterie nazionali, regionali e provinciali di venerdì scorso e dal successivo Consiglio di fabbrica.

"Preoccupazione dovuta dal fatto che oramai ad una settimana dalla scadenza, non trapelano novità in merito al Piano da presentare al Governo da parte del gruppo indiano Jindal. - hanno spiegato Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta - Forte anche l'allarme lanciato dalla Rsu Piombino Logistics per la ormai consueta e non corretta gestione dell'arrivo delle poche navi. Inspiegabile poi ciò che sta avvenendo con l'ultima nave conto terzi per il cliente Steel Mont, dove mentre il nostro personale è stato lasciato in cassa integrazione, sono venuti a caricare il vergella sui camion all'interno dello stabilimento per trasportarlo e caricarlo sulla nave attraccata alla banchina portuale, con evidenti danni economici per i lavoratori e riteniamo anche per i bilanci aziendali. Non siamo disposti ad accettarlo e porteremo a tutti i tavoli questa problematica perché occorre capire se ci sono delle responsabilità a ciò che sembrerebbe una grave irregolarità. Aumenta il timore anche per gli ultimi avvenimenti all'interno della maggioranza di Governo che possono aggiungere ulteriori complicazioni alla vertenza. Riteniamo che il Governo, dopo aver dato un termine ultimo ed indicato nel verbale di riunione di fine Dicembre che il tavolo sulla vertenza Jsw sarà aggiornato nella prima settimana di Febbraio, debba essere conseguente e comunichi quanto prima tale data soprattutto per dare un messaggio chiaro alla proprietà".

Emersa dai due incontri l'intenzione di coinvolgere Regione, Comune e Commissario straordinario a cui il MiSe ha prorogato l'attività di sorveglianza seppure ad oggi non risultino atti ufficiali. "A tal proposito come Fim, Fiom e Uilm ci siamo attivati per avere incontri urgenti da svolgersi entro la prossima settimana ed abbiamo avuto la disponibilità della Regione per un incontro da svolgersi lunedì in presenza a Firenze e mercoledì dal Commissario straordinario. Disponibilità confermata dal sindaco di Piombino. - hanno aggiunto - Altro obiettivo è coinvolgere gli esponenti locali della maggioranza di Governo per chiedere incontri ai segretari nazionali ed ai vari gruppi parlamentari. Stiamo entrando in una fase che obiettivamente non riteniamo breve e dove serve il supporto di tutti i soggetti sapendo che un errore di valutazione che possa allungare ancora di più i tempi necessari, potrebbe essere negativamente decisivo. Al Governo chiediamo il rispetto delle dichiarazioni fatte dal Ministro Patuanelli che oltre a dichiarare strategico il sito piombinese ha dichiarato che il Governo metterà tutte le risorse necessarie per il suo rilancio industriale".

Bene gli incontri per Uglm che dal Consiglio di fabbrica è uscito con il dubbio che una iniziativa di mobilitazione potesse essere una delle vie per tenere accesi i riflettori sulla vertenza Jsw Steel Italy. "Nessuna assemblea con i lavoratori, nessuna iniziativa di mobilitazione. La situazione attuale la conoscono tutti. Bene la conosce il sindaco, la Regione, il Commissario Nardi, il Governo e i partiti. E' sempre la stessa da almeno 6 anni! - hanno commentato segreteria e Rsu Uglm - Imprenditori inadempienti, governi attendisti e spesso senza una visione del settore della siderurgia a livello nazionale, un territorio in ostaggio e lavoratori allo stremo. Ditte dell'indotto ridotte anch'esse all'osso. Per tale motivo ora più che mai occorre davvero che Piombino diventi un caso nazionale. In caso contrario resteremo in un limbo senza fine".

Intanto, nei giorni scorsi, l'Unione sindacale di base ha annunciato una iniziativa a Firenze per giovedì 28 Gennaio per chiedere alla Regione Toscana una presa di posizione forte e chiara rispetto alla situazione della fabbrica (leggi qui sotto l'articolo collegato).


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