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Politica sabato 02 luglio 2022 ore 17:19

"Transizione ecologica ridotta a chiacchiere"

Foto di repertorio

A parlare è il responsabile Ambiente Sinistra Italiana Toscana Eugenio Baronti che in una nota spiega i no al rigassificatore a Piombino



PIOMBINO — "Un impianto insicuro, per portare gas liquido a costi ambientali altissimi qui e dagli Usa. Una decisione illogica ammantata solo di emergenza per la guerra ma che nega il principio della transizione ecologica. Sono questi i motivi, concreti e non ideologici, del no di Sinistra Italiana all’impianto di rigassificazione di Piombino, voluto dal governo Draghi e dai partiti che sostengono il governatore Pd Giani". Queste le parole del responsabile Ambiente Sinistra Italiana Toscana Eugenio Baronti che in una nota ha illustrato le ragioni del no al rigassificatore nel porto di Piombino.

"Il nostro è un no sostanziale e concreto, non ideologico, anticipiamo l’accusa che ci fanno, sempre la stessa quando si è in carenza di argomenti. Sinistra Italiana è dalla parte dei cittadini coraggiosi di Piombino che hanno manifestato in Comune contro Giani (leggi qui l'articolo collegato) e nelle prossime settimane faremo azione di controinformazione su cosa sono, come funzionano, quali sono i costi economici e ambientali e i rischi di avere un rigassificatore in porto. - ha proseguito Baronti - A meno di 100 km dal porto di Piombino, dove sarà ormeggiato il rigassificatore, c’è un altro rigassificatore in funzione ormeggiato in mare a 22 km dalla costa, attorno al quale, per ragioni di sicurezza, è stata istituita una vasta area marina interdetta alla navigazione e a qualsiasi altra attività perché impianto pericoloso: lo dicono le norme, non l’ideologia. A Piombino, invece, questa stessa decisione viene negata, si mette dentro il porto perché Cingolani, Draghi e Giani hanno deciso che non è pericoloso".

E ancora, Sinistra Italiana ipotizza quantitativi trasportati, tempi di trasporto e possibili costi di questa operazione.

"Per potere trasportare il metano con le grandi navi metaniere è necessario liquefarlo in modo da ridurre il volume di 600 volte. Il processo di liquefazione porta il gas a meno 160 C°, una temperatura che deve essere mantenuta durante tutto il trasporto in mare. - viene spiegato - Una volta arrivato a Piombino il Gnl dovrà essere rigassificato riportandolo gradualmente alla temperatura ambiente, utilizzando quantità enormi di acqua di mare. Questo processo richiede un'energia pari a circa il 30% della resa in combustione del gas, a cui vanno aggiunti gli enormi costi del trasporto. Una qualsiasi fuoriuscita accidentale durante questo processo potrebbe avere effetti devastanti. Una nave di ultima generazione può trasportare fino a 200mila metri cubi di gas liquefatto e dagli Usa impiega circa 20 giorni per attraversare l’Atlantico e raggiungere Piombino, altri venti giorni il ritorno e altri 2/3 giorni per carico e scarico. Per attraversare l'Atlantico la nave brucia circa 4mila chili di gasolio marittimo ogni ora, 96mila chili al giorno, che per 40 giorni del viaggio di andata e ritorno dagli Usa fanno quasi 4mila tonnellate. Gli Usa hanno promesso alla UE, 15 miliardi di metri cubi di gas l'anno che rappresentano meno del 20% del solo fabbisogno italiano, per trasportarlo servono 125 navi AR. Se moltiplichiamo per 125 viaggi, sono mezzo milione di tonnellate di gasolio bruciato in un anno, per trasportare il gas e milioni di tonnellate di gas climalteranti emessi. La transizione ecologica di Draghi e Giani è ridotta a chiacchiere e distintivo".

"Infine, - ha concluso Baronti - come sottovalutare in questo modo irresponsabile i rischi? Qualsiasi evento accidentale potrebbe avere effetti disastrosi, per questo le norme internazionali di sicurezza prevedono che i rigassificatori debbano essere lontani dalla costa, da qualsiasi centro abitato. La rigassificazione fatta alla Draghi&Giani è una follia, dobbiamo bloccarla: si esce dall’emergenza investendo e accelerando il processo di crescita di un nuovo sistema energetico fondato sul risparmio, l’efficienza energetica, e la produzione di energia da fonti rinnovabili".


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