Politica mercoledì 10 dicembre 2025 ore 06:00
"Sul Metropolitan nessuna risposta convincente"

Per Pd e Piombino Domani in Quarta Commissione non sono arrivati i chiarimenti necessari a spiegare chiusura e lavori del cinema teatro Metropolitan
PIOMBINO — "La Quarta commissione sulle ragioni della chiusura del Cinema Teatro Metropolitan, ha purtroppo lasciato irrisolti i dubbi e le domande che da settimane portiamo all’attenzione dell’Amministrazione. Né l’assessore Vità né il dirigente Vivarelli hanno fornito risposte convincenti o nuove informazioni rispetto a quanto già comunicato in precedenza".
Lo hanno detto Pd e Piombino Domani a seguito dei lavori che si sono tenuti stamattina in comune (leggi qui l'articolo collegato).
"Si è assistito invece a un costante arrampicarsi sulle parole. L’assessore parla di una presunta inutilizzabilità dell’edificio, distinguendola da inagibilità e introducendo definizioni non corrette che non mirano a fare chiarezza. - hanno commentato - La relazione tecnica presentata, come già evidenziato dai nostri gruppi consiliari, non fa riferimento a rischi di crollo imminenti ma soltanto alla necessità di programmare interventi di adeguamento miglioramento sismico e statico per gli elementi che non rispettano i requisiti della normativa, oltre a opere di mitigazione della vulnerabilità sismica. Nulla che giustifichi, da un punto di vista procedurale, la chiusura immediata dell’edificio. Ed è bene ribadirlo: non si chiudono cinema e teatri sulla base di semplici relazioni diagnostiche, ma solo con atti formali che dichiarano l’inagibilità di un immobile, o inutilizzabilità che dir si voglia. Atti che l’Amministrazione, infatti, non ha prodotto e non ha intenzione di produrre. Forse perché non è possibile dichiararlo inagibile, come ipotizziamo da tempo?Oggi abbiamo inoltre appreso un ulteriore dettaglio: mentre il sindaco nel suo ultimo comunicato parlava di 'rischio sismico', l’assessore e il dirigente hanno invece puntualizzato che si tratta di problemi di 'adeguamento statico' indipendenti dal rischio sismico. Due concetti molto diversi che l’Amministrazione continua a mescolare, contribuendo a generare confusione anziché trasparenza".
"A ciò - hanno proseguito - si aggiunge l’assenza totale di una programmazione concreta: non esistono progetti avviati, non è stato assegnato alcun incarico, e oggi lo stesso ingegner Vivarelli ha dichiarato di essere ancora nella fase di predisposizione del DIP, un semplice documento di indirizzo preliminare alla progettazione, cui dovrà poi far seguito il PFTE (Piano di fattibilità tecnico-economica) che richiederà ulteriore tempo. Un iter appena abbozzato, che stride fortemente con la presunta urgenza rappresentata pubblicamente. Forse sarebbe utile, vista l’urgenza, di saltare la redazione del PFTE andando direttamente al progetto esecutivo, cosa che si può fare in caso di interventi di manutenzione straordinaria".
Per Pd e Piombino Domani restano inevase queste domande: perché non è stata chiusa e interdetta tutta l’area circostante al teatro, visto che sarebbe inevitabilmente coinvolta in caso di un eventuale cedimento? perché, se la situazione è così urgente, non si è ancora partiti con la progettazione facendo passare inutilmente ben cinque mesi? perché la politica non si assume la responsabilità di dichiarare formalmente ciò che sostiene verbalmente?
"Nel frattempo la città è senza cinema, senza teatro, senza spazi per spettacoli e senza alcuna alternativa, le strade da percorrere potevano essere molteplici, il disinteresse di chi amministra è evidente. - hanno proseguito - A tutto questo si aggiunge il silenzio assordante dell’Amministrazione nei confronti dei lavoratori della cooperativa Nuovo Metropolitan, costretti a sgomberare immediatamente materiali, proiettori e arredi, senza ricevere alcuna parola di solidarietà. Una cooperativa storica che, a causa di questa gestione, rischia di fallire e scomparire, con conseguenze drammatiche per i lavoratori, senza dimenticare l’indotto che l’attività del teatro generava durante gli orari di apertura".
"Continueremo a chiedere la riapertura del Metropolitan, a vigilare, a presidiare e a pretendere risposte chiare e documentate. Non arretreremo davanti all’evidente insofferenza dell’Amministrazione: il cinema teatro, i suoi lavoratori e la nostra comunità meritano trasparenza, coerenza e responsabilità", hanno concluso.
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