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Politica domenica 12 gennaio 2020 ore 15:30

Villamarina, sui finanziamenti parla Anselmi

Gianni Anselmi

Il consigliere regionale Anselmi replica al sindaco Ferrari: "Progetto definito e approvato sul finire del 2019, finanziato a partire dal 2020"



PIOMBINO — Il consigliere regionale Pd Gianni Anselmi non condivide le dichiarazioni del sindaco di Piombino Francesco Ferrari e del consigliere Mario Atzeni in merito alle sorti dell'ospedale Villamarina e ai finanziamenti per il suo rilancio non garantiti (leggi qui l'articolo correlato). Il consigliere risponde con un lungo post pubblicato su Facebook definendo le esternazioni di Ferrari e Atzeni "gravi dichiarazioni che mettono in dubbio il sostegno della Regione Toscana alla sanità ospedaliera e territoriale".

Il consigliere Anselmi ricorda il suo impegno a farsi portatore in Regione delle istanze del territorio, in tema sanità per esempio della zona distretto autonoma dell’Isola d’Elba e della nuova zona che ha aggregato la Val di Cecina e la Val di Cornia nel nuovo ambito che poi ha preso il nome delle Valli Etrusche. "Scelta, quest’ultima, - ha commentato - che per anni è stata contestata nella sua veste precedente dall’attuale vicesindaco pro tempore di Piombino e che invece, come correttamente sottolinea oggi l’assessore Palombi con garbo e competenza, era l’unica strada per conservare, nel rispetto delle norme nazionali, un livello adeguato dei servizi distribuiti sui due ospedali di Cecina e Piombino che lavorando separati avrebbero rischiato un impoverimento automatico per effetto dei vincoli nazionali del Decreto Balduzzi (che peraltro nel periodo del governo verde-giallo nessuno si è sognato di cambiare). Il percorso di aggregazione dei due ospedali ha trovato compimento formale con delibera del direttore generale assunta nella seconda metà di dicembre".

"La programmazione dei servizi non rientra invece nelle competenze del consiglio regionale, ma è nelle mani dei sindaci e delle Asl, nell’ambito degli indirizzi deliberati dalla Giunta Regionale. - ha aggiunto Anselmi - Naturalmente questo non ha impedito che mi interessassi, sempre a seguito di segnalazioni locali e nel rispetto delle prerogative di ciascuno, di temi puntuali o criticità emergenti. Per limitarsi a Piombino, sui problemi dell’Ortopedia, che da alcuni giorni ha un nuovo primario dopo lo 'sdoppiamento' con Cecina ma mantiene criticità irrisolte, sul Laboratorio di Analisi che ha riassunto come a Cecina un volume importante di attività, sul Trasfusionale che attende un medico aggiuntivo, sulle carenze nelle specialistiche e in radiologia e su altre questioni che via via si presentavano. Come sono in grado di dimostrare tutto è stato sempre immediatamente segnalato a chi di dovere, che non di rado si è scontrato con la difficoltà a reperire medici specializzati che soprattutto negli ospedali periferici è sempre più complicato reperire. La mia opinione è che questo problema, che è oggettivo, non possa precostituire una resa ma debba essere affrontato con tutti gli strumenti disponibili anche di tipo incentivante".

Anselmi ha ricordato anche il suo interessamento nel momento in cui sono state sospese le attività del punto nascita. "Manifestai con forza all’assessorato e alla presidenza la necessità un intervento più organico e compiuto di cui si avvertiva il bisogno, nella convinzione che la rete su cui si stava lavorando dovesse contare sulla solidità e la tenuta di tutti i suoi nodi. - ha ribadito - La decisione del presidente Rossi di approvare una delibera specifica su Piombino generò sulle prime in Val di Cecina la preoccupazione di una lesione anche formale del percorso intrapreso e delle prerogative dei sindaci che non mi ero mai sognato di intaccare; mi permisi di suggerire che la delibera costituiva una opportunità da cogliere e che il percorso avrebbe dovuto concludersi con un atto condiviso da tutte le amministrazioni delle Valli Etrusche che includesse interventi di riqualificazione complessiva del sistema. Così è accaduto mi pare con soddisfazione e alla fine del mese di ottobre la conferenza dei sindaci ha approvato senza voti contrari, dopo averlo affinato e arricchito, il documento che la direzione dell’Asl ha elaborato in attuazione della delibera della Giunta Regionale del primo luglio". 

In merito ai finanziamenti nel post di Anselmi si legge: "Il complesso degli interventi programmati, solo per la parte corrente (gli investimenti saranno presto oggetto di programmazione finanziaria specifica), genera un fabbisogno finanziario annuo di circa 3,6 milioni di euro che la Regione, come già comunicato al Direttore Generale d.ssa Casani nel mese di dicembre contestualmente all’approvazione del bilancio regionale, finanzierà con il riparto alle aziende del Fondo Sanitario Indistinto e cioè delle risorse stanziate nel bilancio 2020. Del resto non c’è bisogno di essere sindaco o presidente di commissione per capire che è difficile finanziare un progetto prima che sia approvato e ne sia quantificato l’impatto. Quel progetto è stato definito e approvato sul finire del 2019 e non poteva che essere finanziato a partire dal 2020, come accadrà".

"Perché il Comune di Piombino non rivendica e non informa dei contenuti di un atto che ha condiviso da settimane nella conferenza dei sindaci e anzi lo qualifica come un cumulo di promesse? La mia risposta è che la paternità di quel documento non è ascrivibile in alcun modo al Comune, che peraltro non può che condividerlo, come ha fatto, trattandosi di un atto serio. Si preferisce dunque spostare l’attenzione parlando, con tutta evidenza impropriamente, di un presunto mancato finanziamento".

Qui sotto il post integrale del consigliere regionale Pd Gianni Anselmi.


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