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Politica venerdì 07 luglio 2017 ore 10:19

"Drizzare la schiena e difendere i servizi"

Giuliano Parodi

Il sindaco Parodi si appella ai suoi colleghi dopo i dubbi sull'arrivo della deroga. Punto nascita ed emodinamica, ecco per cosa battersi



SUVERETO — Le recenti dichiarazioni dell'assessora regionale Stefani Saccardi hanno scatenato i dubbi sul futuro del punto nascita dell'ospedale di Piombino. 

"Non è altro che l'ultimo atto di una politica sanitaria scellerata messa in campo dal Pd sia a livello nazionale che regionale. - ha commentato il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi - Prima del tanto discusso decreto Balduzzi, la chiusura della maternità a Piombino è contenuta nell'accordo firmato nella conferenza Stato-Regioni del 16 dicembre 2010". Insomma i punti nascita che contano meno di 1000 parti dovranno essere chiusi, l'unica possibilità per scongiurare la chiusura è una deroga del Ministero della Salute attualmente concessa a Barga in Mediavalle e Portoferraio (leggi l'articolo correlato).

"Le lacrime di coccodrillo di sindaci e politici Pd di turno non hanno senso di esistere, in virtù del fatto che non hanno mai contrastato con atti concreti la deriva delle riforme sanitaria, anzi avallando l'ultimo scempio che ha fatto la Regione Toscana per mano della stessa Saccardi, negando prima un referendum legittimo ai cittadini e poi procedendo con una riforma della legge 40 che va a tagliare servizi e tende a privatizzare le prestazioni. - ha aggiunto il primo cittadino - E' cronaca dei giorni scorsi che la Asl ha stanziato 800 mila euro al fine di convenzionare cliniche private per eseguire visite specialistiche e ridurre le liste di attesa, quella che potrebbe sembrare una buona notizia per il paziente dovrebbe far nascere una riflessione, ovvero perché quegli 800mila euro di soldi pubblici invece di dirottarli verso cliniche private non vengono utilizzati per potenziare le strutture pubbliche, magari con assunzione di personale o macchinari?".

Tutto questo per il sindaco di Suvereto si traduce in un "fallimento totale delle politiche sulla sanità", accentuate in Val di Cornia "dall'incapacità degli amministratori che, privi di autonomia si muovono solo sotto le direttive del partito e di interessi lontani da noi".

Oltre al punto nascita, per il sindaco Parodi bisogna puntare a ottenere anche altro. "Invito tutti i sindaci a drizzare la schiena e difendere i servizi per il nostro territorio, visto che il fallimento dell'ospedale di rete è sotto gli occhi di tutti e rilanciare, pretendendo dalla Regione che a Villamarina sia istituito un centro di Emodinamica, in virtù del fatto che la distanza tra l'ospedale di Livorno o Grosseto è superiore alla famosa “golden hour” ovvero il tempo necessario perché un paziente colpito da infarto al miocardio possa essere salvato, non ha molto senso che si ipotizzi un centro di tale natura a Cecina vista la ridotta distanza della stessa con l'ospedale di Livorno”.


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