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Lavoro lunedì 15 dicembre 2025 ore 17:30
Rsa Villa degli Etruschi, "no a turni di 12 ore"

Il sindacato Usb ha avuto un incontro con la sindaca: "Ora servono risposte da azienda, Asl e Ispettorato".
SUVERETO — "Nella giornata di oggi, come Unione Sindacale di Base, Usb, abbiamo incontrato il Sindaco di Suvereto per affrontare la grave situazione che riguarda la Residenza per Anziani “Villa degli Etruschi”, gestita dal gruppo Colisée".
Lo fa sapere attraverso una nota il sindacato Usb.
"Al centro dell’incontro la volontà dell’azienda di applicare in modo strutturale turni di lavoro di 12 ore, in deroga al Ccnl.di riferimento (Anaste), una scelta che Usb giudica inaccettabile sia sul piano contrattuale che su quello della sicurezza, della qualità del servizio e della tutela di lavoratrici, lavoratori e ospiti. - prosegue la nota -
Ricordiamo che la matrice dei turni a 12 ore non è applicata in nessun’altra struttura del gruppo Colisée a livello nazionale, e che questa organizzazione del lavoro è stata introdotta a Febbraio 2025".
"Da allora, - prosegue Usb - in questi mesi, la qualità del servizio è sensibilmente peggiorata, come denunciato anche dai familiari degli ospiti, che sono recentemente usciti sulla stampa locale per segnalare le criticità presenti nella struttura".
"Usb ha già presentato formale denuncia a Ispettorato del Lavoro e Asl, e con questo incontro intende rafforzare la pressione sulle istituzioni di controllo, affinché vengano verificate le condizioni di lavoro, il rispetto del contratto nazionale e gli effetti sull’assistenza agli anziani. - aggiunge Usb - A questa situazione si aggiunge un ulteriore elemento di forte criticità: le lavoratrici delle pulizie, che risultano essere soltanto due, chiamate a coprire tutti i metri quadrati dell’intera struttura, con carichi di lavoro evidentemente insostenibili".
"Come organizzazione sindacale ringraziamo il Sindaco di Suvereto per la disponibilità e l’attenzione dimostrata, ma ribadiamo con forza che non accetteremo soluzioni che scarichino i costi sui lavoratori e sulla qualità dell’assistenza. - conclude Usb - Se l’azienda non farà immediata retromarcia sui turni di 12 ore, Usb valuterà l’apertura dello stato di agitazione. In un territorio dove si contano tre morti sul lavoro e dove il tasso di infortuni, soprattutto tra i più giovani, è drammaticamente elevato, è inaccettabile normalizzare turni massacranti e fuori contratto, specialmente in un settore delicato come quello dell’assistenza agli anziani.
La sicurezza, la dignità del lavoro e la qualità dei servizi non sono derogabili".
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