Attualità sabato 29 giugno 2019 ore 16:26
Toscana Pride, "nel macero anni di lotte lgbt"

A intervenite è Andrea Panerini, fondatore dell'Arcigay cittadina nel 2003 e attivista LGBTQ. Attacco al sindaco Ferrari dopo il no al patrocinio
PIOMBINO — Il Comune di Piombino non ha concesso il patrocinio al Toscana Pride 2019, tra gli interventi raccolti quello di Andrea Panerini, fondatore dell'Arcigay cittadina nell'ormai lontano 2003, storico attivista LGBTQ e attualmente pastore a Firenze per la Chiesa Protestante Unita, una delle poche confessioni cristiane in Italia che celebra i matrimoni religiosi tra coppie dello stesso sesso.
"Per quanto non cambi nulla di fattuale, il patrocinio era solo morale, l'atto è il simbolo che questa amministrazione vuole gettare nel macero venti anni di lotte lgbt a Piombino del sottoscritto e di altri. - ha detto Panerini in una nota - Altro che civismo, l'attuale sindaco mostra il suo volto di una destra reazionaria e nostalgica oltre che omofoba ed intollerante verso qualunque tipo di diversità. Se le precedenti giunte a guida Pd nulla avevano realmente fatto per contrastare l'omofobia in città, che infatti ha continuato a crescere come testimoniano i numerosi interventi inqualificabili sui social media di queste ore, e avevano sbandierato la loro vicinanza al movimento LGBT solo a parole per pubblicità politica, i nuovi amministratori dimostrano di volere una città chiusa, intollerante ed escludente. Al sindaco Ferrari e al suo puritano zelo dico solo una parola: vergogna!", ha concluso.
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