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Attualità lunedì 02 dicembre 2024 ore 11:25

Bullismo, avanti col progetto "alla peer"

L'attività si inserisce nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani



CAMPIGLIA MARITTIMA — Prosegue il Progetto Bullismo "Giochiamo alla peer", che il Comune di Campiglia Marittima ha avviato in collaborazione con l'istituto comprensivo Marconi nell'anno scolastico 2023/2024 ed è stato prorogato fino al 30 Giugno 2025. 

L'attività si inserisce nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani. Il Comune ha partecipato a un bando della regione Toscana da cui ha ricevuto un contributo di 5mila euro risultando tra i primi sette in graduatoria, segno di una progettazione significativa in grado di affrontare in maniera multidisciplinare e condivisa i temi del bullismo. Cuore del progetto il metodo "peer", ovvero alla pari: sono i ragazzi che, adeguatamente formati, "educano" al rispetto i loro compagni attraverso il loro comune linguaggio rendendo più comprensibile ai giovani la problematica. 

Le tappe salienti del percorso hanno preso avvio tra Gennaio e Febbraio 2024 con la formazione, a cura di docenti dell’Università di Pisa, dei docenti, degli educatori e dei rappresentanti delle associazioni sportive; tra Marzo e Maggio sono state individuate le classi seconde, quali classi da cui far partire il progetto, nei quali sono stati effettuati i laboratori iniziali sul progetto contro il bullismo, con la collaborazione degli educatori e delle associazioni sportive, a Giugno 2024 si sono individuati i peer educator, 15 ragazze e ragazzi, ai quali sono stati forniti dei laboratori specifici per la formazione. Questi 15 ragazzi nell’anno scolastico in corso ricreano laboratori nelle classi seconde per individuare a loro volta i nuovi peer educator. Da un anno i ragazzi stanno lavorando e hanno prodotto una canzone rap, un video, poesie e scritture. 

"Affidare la prevenzione di fenomeni come il bullismo alla peer education significa rafforzare relazioni sane nelle ragazze e nei ragazzi, contrastando la prevaricazione con sentimenti positivi, a cominciare dalla fiducia e dal sostegno verso i più deboli. - ha commentato la dirigente scolastica Maria Elena Frongillo - Così facendo si assicura la replicabilità delle azioni progettuali ed un reale passaggio di consegne fra grandi e piccoli nell'ottica dell'educazione alla convivenza civile ed al rispetto dell'altro".

Questo progetto ha trovato un riscontro molto positivo all'interno delle classi e si pone l'obiettivo anche di rendere partecipe la cittadinanza su quanto viene fatto su questo importante e delicato tema, in tal senso la presenza delle associazioni sportive che di recente hanno visto l'introduzione nel nuovo codice dello sport della figura del Safeguarding Officer (responsabile della creazione e dell’attuazione di politiche e procedure volte a prevenire abusi e maltrattamenti) rappresenta un riferimento certo nel costruire una sensibilità diffusa.

Su questo è d'accordo l'assessora alle politiche sociali Silvia Benedettini e aggiunge: "Questo progetto è importante perché attraverso questo tipo di percorso possiamo sensibilizzare e aiutare i ragazzi a costruire una cultura di rispetto e inclusione. Il bullismo deve essere affrontato con un approccio collettivo coinvolgendo studenti, educatori e famiglie per promuovere un ambiente sicuro e rispettoso e su questo ci stiamo impegnando con convinzione e continuità".


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