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Attualità mercoledì 27 maggio 2020 ore 14:25

Un protocollo per riaprire le terme in sicurezza

Una piscina termale (Foto di repertorio)

I Comuni termali della Toscana hanno chiesto alla Regione di poter riaprire gli stabilimenti termali in sicurezza. Prima, però, un preciso protocollo



CAMPIGLIA MARITTIMA — I sindaci dei Comuni termali, Campiglia Marittima e Sassetta compresi, portano a casa il sì della Regione Toscana per la riapertura degli stabilimenti in deroga al decreto del presidente del consiglio dei ministri.

Si è svolta, infatti, la scorsa settimana una riunione in videoconferenza tra i sindaci dei Comuni termali della Toscana, la Regione Toscana e Federterme. È stato affrontato il tema della riapertura dei centri termali nella Regione Toscana, cosa non consentita dalle disposizioni emanate dal Governo italiano.

I sindaci delle cittadine termali della Toscana avevano chiesto un confronto con le istituzioni regionali per chiedere la definizione di protocollo operativo, per poter riaprire gli stabilimenti termali toscani in sicurezza. Ora servirà un apposito protocollo che permetta al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di firmare un’ordinanza che consenta la riapertura dei centri termali, presumibilmente già dal 1 Giugno.  

"Il nostro comune è piccolo e annovera poche attività produttive, rispetto ai paesi limitrofi, ma le terme sono per noi di vitale importanza per mantenere vivo il tessuto sociale, economico e turistico. - ha commentato il sindaco di Sassetta Alessandro Scalzini - Stiamo procedendo con cautela in ogni settore, ma sempre con ottimismo”. 

"Venturina Terme vanta di due strutture di estrema importanza per il nostro territorio e per il turismo termale,grazie al quale possiamo puntare ad un prolungamento della stagione turistica anche nei mesi autunnali. E questo – ha spiegato l’assessora allo Sviluppo economico e turismo di Campiglia Stella Zannoni – ha un grande valore per l’economia ma anche per la salute e il benessere di chi sceglierà i luoghi termali che per loro natura, allungando la stagione balneare e, nella nostra zona, unendosi alla ricca offerta paesaggistica e culturale, rappresentano un contesto privilegiato nella diluizione del flusso turistico estremamente utile nel contrastare il contagio da Covid-19”.

Intanto, anche a livello nazionale, prosegue il confronto sulla possibilità di riapertura dei centri termali nazionali, tra l’Associazione Federterme - Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali e del Benessere Termale, Governo italiano e il Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile.

“Siamo tutti consapevoli di quanto difficile sia questo periodo e di quanto ogni azione dei singoli Enti sia collegata e dipenda direttamente dalle azioni del Governo e dei Ministeri, - hanno scritto i sindaci delle stazioni termali della Toscana in una nota alle istituzioni - ma siamo anche consapevoli di quanto la Regione Toscana possa esprimere in termini di risposte alle problematiche che ci troviamo insieme ad affrontare, se i vari livelli governativi lavorano fianco a fianco”.


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