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Politica mercoledì 19 gennaio 2022 ore 17:00

Super greenpass traghetti, approvata mozione Landi

Il consigliere regionale della Lega Marco Landi in proposito ha dichiarato: "Una discriminazione che va sanata, fatto il primo passo"



FIRENZE — Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere regionale della Lega Marco Landi sull’introduzione del super green pass sui traghetti.

La mozione impegna la Regione a sollecitare il governo affinché individui una soluzione alle conseguenze sulla libertà di spostamento per gli abitanti delle isole minori, in parte rinviata all’11 febbraio prossimo e nel frattempo estenda anche ai lavoratori e agli studenti universitari che abitano sulle isole l’esclusione dall’obbligo della certificazione verde rafforzata.

“Siamo di fronte a una discriminazione vera e propria, a diritti costituzionali negati: un cittadino non vaccinato che abita sul continente – ha ricordato Landi illustrando la mozione – si ritrova ad avere una libertà di movimento non riconosciuta a chi risiede sulle isole, oltre che a rischiare di non poter accedere a servizi di primaria importanza, come quelli sanitari, lavorativi o legati all’istruzione. Dico questo da fermo sostenitore dell’importanza della vaccinazione per contenere la pandemia, ma anche da cittadino che crede nei principi sanciti dalla Costituzione". 

Marco Landi, consigliere regionale della Lega

"Oggi segnamo un passo in avanti, ma non mi fermerò qui: il prossimo passo è un emendamento al decreto che riporti le lancette ad inizio dicembre, quando a tutti i cittadini, purché muniti di green pass base, era consentito l’accesso ai mezzi del trasporto pubblico locale, compresi i traghetti”, ha concluso Landi.



Covid-19: green pass semplice per 


La mozione è stata votata nel testo sostitutivo che accoglie emendamenti presentati dai consiglieri del Partito democratico Donatella Spadi e Gianni Anselmi, in accordo con lo stesso Landi.

“Ringrazio vivamente il collega Landi – ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli –, anche a nome dei tanti cittadini e della tante cittadine che ci avevano segnalato il problema. Ci eravamo mossi anche noi, infatti, il tema è estremamente importante. Non , non entro nella polemica sui mezzi di trasporto, ma questa che riguarda il collegamento con le isole è una cosa che lede veramente diritti costituzionali. Regioni che hanno problematiche simili o superiori alla nostra, come Calabria e Sicilia, hanno già legiferato. La mancanza di super green pass non è soltanto sinonimo di no vax: si può essere in attesa di completare il ciclo vaccinale. C’è la necessità di andare in deroga per gli abitanti del nostro arcipelago”.

“Abbiamo presentato emendamenti a una mozione che riteniamo giusta, anche se il Ministro ha già emesso un’ordinanza per cercare di risolvere la questione – ha detto Donatella Spadi –. Per i cittadini che abitano in queste isole, il mezzo più utilizzato è proprio il traghetto. Giusto tenere conto delle loro esigenze. Voteremo quindi a favore, sempre ribadendo la necessità della vaccinazione e anche in considerazione del fatto che l’Italia è un Paese e la Toscana in particolare è una regione i cui cittadini sono per la maggior parte propensi alla vaccinazione”.

“Non è e non vuole essere un atto che delegittima la vaccinazione – ha precisato Gianni Anselmi –. Nel merito, la mozione pone una questione che esiste. Un cittadino che vive su un’isola non deve essere in condizioni di difficoltà nell’accesso agli stessi servizi rispetto a un cittadino che vive sul continente. C’è la novità della circolare del ministro Speranza non è esaustiva della fattispecie, perché fa solo riferimento al trasporto scolastico e a motivi di salute, ma non comprende motivi di lavoro e l’alta formazione (Università e corsi di specializzazione)”. Il consigliere spiega anche che si è “cercato di rafforzare concetto che i servizi a cui si chiede di accedere siano attestati e verificabili. Non so quanto il Governo riuscirà a intervenire prima del 10 febbraio, il tema del dopo esiste: bisogna porsi in modo più generale il problema di come si affronta il tema. Avvertivamo il bisogno di non schiacciarci su posizioni retoricamente contro il vaccino – conclude Anselmi –, ma allo stesso tempo di dare una mano ai cittadini che vivono questa situazione”.


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