Attualità giovedì 21 ottobre 2021 ore 18:00
Importante risultato per il primario di Nefrologia
Al dottor Stefano Bianchi, primario di Nefrologia e Dialisi di Cecina, Piombino ed Elba, la presidenza della Società Italiana di Nefrologia
LIVORNO — Stefano Bianchi, direttore del reparto di Nefrologia e Dialisi di Cecina, Piombino ed Elba dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, è stato eletto nuovo presidente della Società Italiana di Nefrologia per il triennio 2021-2024. Si tratta del primo toscano ad assumere la guida della società che rappresenta tutti i medici, ospedalieri e universitari, che si occupano di malattie renali.
Stefano Bianchi, 69 anni, nato a Livorno, si è specializzato in Nefrologia Medica all’Università degli Studi di Pisa nel 1987 per poi seguire un corso di post dottorato in Nefrologia alla University of Southern California a Los Angeles. È stato primario al San Donato di Arezzo, responsabile dell’Area Nefro-Cardio-Diabetologica della ex Asl 6 di Livorno, socio fondatore della società interregionale trapianti d'organo e membro del gruppo di lavoro per la predisposizione del registro dell'uremia e del trapianto renale per la Regione Toscana.
“Più che un riconoscimento a livello personale – ha spiegato il primario Stefano Bianchi – mi piace interpretarlo come un apprezzamento espresso nei confronti della qualità del lavoro assicurata da tutti i colleghi impegnati a livello aziendale e regionale a mantenere un alto standard qualitativo per la cura di patologie che riguardano circa il 10% della popolazione. La Società Italiana di Nefrologia - ha aggiunto - si occupa di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie renali ed è l’unica accreditata a livello nazionale a rappresentare le istanze dei nefrologi. Nel prossimo triennio saremo chiamati a collaborare col Ministero della Salute alla stesura delle linee guida sui programmi sanitari relativi alle problematiche nefrologiche. Per far questo sarà fondamentale fare tesoro di quel prezioso bagaglio di esperienza maturato in questi anni all’interno delle nostre strutture, ma anche all’estero grazie ai molti progetti di ricerca e cooperazione sanitaria sulla malattia renale portati avanti soprattutto in Nicaragua grazie anche sostegno del direttore del dipartimento delle specialità mediche, Roberto Bigazzi”.
“Tra gli obiettivi da perseguire – ha continuato Bianchi - ci sono sicuramente l'impegno a favorire la prevenzione e diagnosi precoce, la promozione della ricerca e dell'aggiornamento professionale, ma anche l’aumento della conoscenza della altre attività nefrologiche per evitare la semplicistica identificazione della nefrologia con la dialisi. In tema di innovazioni sarà poi necessario implementare il ruolo della telemedicina in modo da far diventare la casa il primo luogo di cura grazie alla cosiddetta dialisi domiciliare. Guardando al futuro sarà poi fondamentale affrontare il tema della carenza di specialisti chiedendo un incremento dei contratti di specializzazione in nefrologia".
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