"Patto per Piombino non pervenuto"

PIOMBINO — "È passato un anno da quando il Sindaco e la Giunta hanno licenziato il Patto per Piombino, documento dal quale dovevano scaturire azioni concrete per il rilancio economico e culturale della città, documento che declinava come punti fondamentali gli smantellamenti degli impianti non più funzionanti della fabbrica JSW e le relative bonifiche, le opere infrastrutturali, cultura formazione e rivoluzione digitale (dal sito del Comune)".

Si apre così un intervento dei gruppi consiliari di minoranza Pd e Anna per Piombino.

"Già al momento della presentazione del piano lo avevamo giudicato molto vago sulla situazione della città e sulle prospettive di sviluppo, senza alcun riferimento concreto alla fattibilità dei singoli percorsi e senza alcun cenno alle risorse necessarie per realizzarli. - spiegano i due gruppi di minoranza- Il tempo ci ha dato ragione; infatti l’unico obiettivo che si sta realizzando sono gli smantellamenti degli impianti dismessi a carico dell’azienda, smantellamenti che, per le procedure adottate, hanno sollevato le proteste di sindacati e cittadini per la grande quantità di polveri sollevate, procedure nei confronti delle quali il sindaco e l’assessora Bezzini si sono mossi tardivamente e con scarsa coerenza con il ruolo di responsabili della salute pubblica. Si assiste passivamente a ciò che sta avvenendo dentro il secondo polo siderurgico d’Italia senza alcuna visione del suo futuro".

"Nessuna informazione da parte dell’amministrazione sulle azioni messe in campo nei confronti dei ministri che oggi come ieri hanno fatto riferimento all’area politica del sindaco, con la preoccupazione della imminenza della scadenza della cassa integrazione, - aggiungono -eventualità che farebbe piombare la città in una crisi ancora più profonda dell’attuale. Nessun progetto di riqualificazione presentato al fine di ottenere finanziamenti sui Fondi del Recovery Fund, eppure erano già pronte proposte concrete nei cassetti degli Uffici a partire dalla riqualificazione delle aeree di città futura". 

"Sul tema del lavoro poi, - proseguono - parte il rinnovo della convenzione per le aree APEA di recente approvazione, non si è costruito niente di concreto; per il turismo stessa musica, a parte la previsione dei numerosi chioschi, anche collocati in maniera poco consona alle leggi della concorrenza con altri servizi già attivi. Si è dichiarata l’assoluta indisponibilità alla collocazione del rigassificatore in porto ma nel contempo non si è attivata nessuna politica energetica alternativa, anzi si sono osteggiate le proposte presentate dalle opposizioni in consiglio comunale, a partire dallo sviluppo delle comunità energetiche al posizionamento di pannelli fotovoltaici sulle coperture dei parcheggi. Non ci risultano interventi organici in materia di formazione professionale in collaborazione con le associazioni di categoria , le scuole, gli istituti di ricerca e le università, così come affermato nel patto, azioni fondamentali alla preparazione di qualifiche che siano protagoniste della diversificazione produttiva.Se poi si affronta il tema cultura ci chiediamo ancora quale sia la situazione del polo culturale sul quale nulla è dato sapere".

"Per concludere, - aggiungono i due gruppi di minoranza - se si guarda alle poche azioni realizzate queste erano nate nelle precedenti legislature, niente di nuovo o di originale che desse il segno del tanto decantato cambio marcia, e Piombino langue".

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