Lavoro mercoledì 15 ottobre 2025 ore 13:30
Acciaio, "di nuovo succubi delle multinazionali"

Secondo il Camping Cig tutto procede a rilento rispetto agli annunci e la mancata previsione di penali negli accordi non gioca a favore della città
PIOMBINO — Per il rilancio del polo industriale piombinese tutto risulterebbe fermo, stando al coordinamento Art.1 Camping Cig che in una nota ha fatto il punto sui principali siti cittadini.
"Magona: - hanno esordito - dovrebbe esserci a breve un incontro tra Ministero, Sindacati e Trasteel. Jsw: aspettano il 27 Ottobre per un incontro e una prima bozza dell'Accordo di Programma; basta essere presi in giro, Jsw va mandato via. Per quanto riguarda Metinvest l'impressione che si vuole dare è che il progetto sta marciando, inizieranno forse a Novembre i colloqui per una eventuale assunzione degli esuberi di Jsw. Ricordiamo comunque che i colloqui erano stati precedentemente previsti dal 1 Ottobre".
"La prospettiva di essere assunti è ancora molto lontana e per noi totalmente incerta! - hanno commentato - Abbiamo evidenziato nei nostri precedenti articoli una serie di fatti negativi e molti dubbi sulla fattibilità dell'intero progetto. Alle domande che ponevamo nessuno ha risposto. Oggi vogliamo sottolineare un altro aspetto negativo dell'Accordo di Programma, l'assenza di gravi penali per la multinazionale che non adempie alla azioni promesse per realizzare l'AdP ed il Progetto Industriale. Viste le esperienze disastrose vissute ci aspettavamo che nell'Accordo di programma con Metinvest tale aspetto fosse ben presente. Invece vi ritroviamo solo la massima libertà di azione per la multinazionale ed ingenti finanziamenti elargiti direttamente ed indirettamente dallo Stato".
"Quali controlli sono previsti? - si domandano - Dovrebbe essere stato nominato il Comitato esecutivo formato da un rappresentate di tutti i firmatari dell'Accordo ma purtroppo non dei Sindacati". Il timore del Camping Cig è che si ripeta la stessa esperienza di Rebrab durante il periodo Aferpi.
"Ribadiamo senza penali economiche per la parte privata inadempiente siamo nuovamente succubi della multinazionale di turno. - e infine hanno sottolineato - A Piombino si deve tornare a produrre acciaio ma non per le armi".
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