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Attualità giovedì 18 agosto 2016 ore 14:44

"Unità d'intenti per il rilancio industriale"

Il sindaco Massimo Giuliani e il vicesindaco Stefano Ferrini, foto di Qui News Val di Cornia

Il sindaco Giuliani e il suo vice Ferrini intervengono sulle indiscrezioni, poi smentite, relative all'accordo di Cevital con Dubai



PIOMBINO — A seguito delle indiscrezioni su un ipotetico accordo tra il gruppo Cevital e un fondo con sede a Dubai per ottenere i finanziamenti necessari a garantire l'investimento del gruppo algerino (leggi l'articolo correlato, ndr), il sindaco Massimo Giuliani e il vicesindaco e assessore allo Sviluppo Economico Stefano Ferrini firmano una nota congiunta sull'argomento. 

Una nota che si aggiunge alla recente smentita della stessa azienda e che non trova conferma nemmeno a livello ministeriale, per la precisione dal direttore della divisione unità di crisi del Mise Giampiero Castano, contattato telefonicamente dagli uffici comunali.

“A questo punto ci chiediamo quale sia la finalità di chi da tempo ormai tira in ballo questa storia: l'obiettivo è forse quello di screditare il lavoro che, pur non nascondendone gli ostacoli, istituzioni e azienda, sindacati e lavoratori si stanno impegnando a portare avanti per l'attuazione del piano industriale del gruppo Cevital? - si sono domandati Giuliani e Ferrini - É quantomeno curioso che si dichiari come certa una operazione finanziaria di tale portata, indicando persino il giorno dell'incontro fissato al Mise (per l'esattezza giovedì), pubblicando poi un aggiornamento che sembra tra le righe una smentita mentre sia il ministero che i vertici di Aferpi smentiscono (riferendosi a chi ha dato voce ha questa indiscrezione, ndr)”.

“Riteniamo incomprensibile la finalità di chi si preoccupa solo di evidenziare i ritardi ed i problemi sul piano Aferpi, senza però indicarne le possibili soluzioni o ipotizzandone altre assolutamente impercorribili. - hanno aggiunto - Pur avendo chiari i ritardi ed i problemi sull'attuazione del piano sempre evidenziati nelle sedi istituzionali e alla stampa, ci siamo impegnati per cercare soluzioni necessarie e possibili, anziché pensare che questo progetto non avesse più ragione di esistere. Chi spera invece che Aferpi fallisca, sappia che sta facendo il gioco della potente lobby delle acciaierie del nord che da sempre ha ostacolato il progetto di rilancio del siderurgico a Piombino, per il rischio di perdere quote di mercato. E a più riprese siamo intervenuti per evidenziare, nel nostro ruolo di amministratori, reiterati tentativi di sabotare il rilancio del manifatturiero nel nostro territorio”.

Del resto, come è stato più volte detto, c'è in ballo il futuro di molti lavoratori. “La rimodulazione del piano industriale, come evidenzia la documentazione che Aferpi ha presentato alla Regione nelle procedura per la verifica di assoggettabilità alla VIA,  - hanno proseguito - provocherà tempistiche ed investimenti differenti rispetto a quello originario, compreso il tema delle scadenze degli ammortizzatori sociali e della modalità di rientro in azienda a novembre dei lavoratori oggi in Lucchini in Amministrazione Straordinaria. Assieme ai sindacati abbiamo posto con forza la questione all'ultima riunione al Mise, ottenendo dall'azienda un'apertura sul tema e la convocazione di una riunione ristretta ed operativa ad hoc con i diversi soggetti coinvolti (leggi l'articolo consigliato, ndr). Anche per questo sarebbe più opportuno tenere un atteggiamento di maggior rispetto nei confronti dei sindacati rispetto a quello a cui abbiamo assistito dopo la riunione al Mise da parte di una minoranza di lavoratori. Dividere i lavoratori e tentare di isolare i sindacati rende i lavoratori più deboli, sia i diretti che quelli dell'indotto”.

Ok alle osservazioni sulla verifica di assoggettabilità alla VIA, come alcune associazioni hanno fatto, ok pretendere risposte chiare per poter avere delle basi per un futuro concreto, ma dal primo cittadino e dal suo vice arriva un vero e proprio richiamo all'unità d'intenti per il rilancio industriale del territorio.


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