Lavoro venerdì 19 ottobre 2018 ore 13:48
Bertocci Montaggi, fronte contro i licenziamenti
La procedura di licenziamento interessa 15 dipendenti. Incontro con il sindaco Giuliani in attesa dell'incontro in Regione con l'Autorità portuale
PIOMBINO — Sciopero di 8 ore alla Bertocci Montaggi di Piombino nella giornata di venerdì 19 Ottobre. I lavoratori sono scesi in piazza dopo che l'azienda ha deciso di aprire la procedura di licenziamento per 15 dipendenti su 36.
Come hanno spiegato Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, la società ha giustificato la decisione con “la crisi della ex Lucchini e la mancata realizzazione del progetto improntato al riutilizzo della centrale Edison, acquisita con tutto l'organico in forza nel 2016”.
Lo sciopero dei lavoratori Bertocci Montaggi dai cancelli dell'azienda si è spostato in corte davanti al comune dove hanno incontrato il sindaco Massimo Giuliani. Dall’incontro è emersa la volontà condivisa dai partecipanti di riportare l’azienda a rivedere le proprie decisioni e proseguire un dialogo con la Regione e l’Autorità di sistema portuale dell’Alto Tirreno a favore di un piano di sviluppo aziendale che contempli la tutela dell’occupazione.
“Ritengo – ha affermato il sindaco – che ci siano le condizioni affinché l’azienda possa interrompere la procedura di licenziamento dei 15 lavoratori. Considero infatti che l’apporto delle centrali elettriche interne al Sin e l’alta professionalità dei lavoratori siano indispensabili nell’assetto di una reindustrializzazione che ha necessariamente nel porto il punto strategico principale assieme all’aspetto, non certo secondario, delle fonti di approvvigionamento energetico. In questo percorso – ha aggiunto – vanno considerate quindi le grandi potenzialità di sviluppo del porto di Piombino, che intende favorire, secondo le intenzioni di tutte le istituzioni coinvolte, una diversificazione produttiva concretizzando gli interessi imprenditoriali legati ai nuovi insediamenti".
Fissato per martedì 23 Ottobre l'incontro dell’Unità di crisi della Regione convocata a Firenze. Coinvolta in questa fase anche l'Autorità di sistema portuale.
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