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Lavoro sabato 20 marzo 2021 ore 08:02

“Perso tempo, nel piano Jsw solo promesse”

Per il Camping Cig il tempo di Jindal è finito. “Clamorosamente inadempiente. Restituisca lo stabilimento senza oneri per lo Stato”



PIOMBINO — Il piano industriale Jsw, intitolato Rapporto preliminare del piano industriale è in mano ai sindacati ma al momento non sono emersi particolari commenti in merito.

“Atteso e annunciato da mesi e mesi, tale scritto arriva oggi a deludere chi ancora si aspettava proposte concrete ed accettabili”, ha commentato il coordinamento Art.1 Camping Cig che chiede innanzi tutto che tale documento nella sua interezza sia reso pubblico subito dal sindaco e dalle organizzazioni sindacali per i lavoratori e la cittadinanza.

“In particolare, le organizzazioni sindacali devono discutere con i lavoratori per ottenerne il mandato nel merito di che cosa si chiede al Governo, prima dell'incontro al Mise, non ancora calendarizzato. - hanno proseguito - L'ultimo incontro tra sindacati e azienda ha certificato solo due cose: si sono persi altri due mesi di tempo di vana e penosa attesa; sono arrivate le solite promesse. - hanno evidenziato - Ma quale forno da 700 mila tonnellate? Vi daremo un forno da 1 milione e 200 mila tonnellate! Si dice che Gsi non si vende; ma viene smentita la possibile delocalizzazione in India? E la parte extrasiderurgica, che secondo Carrai dovrebbe assorbire circa la metà degli attuali dipendenti? Nemmeno accennata. Riecco però Carrai, scomparso per due mesi, a cui sembra vengano riassegnate le deleghe per decidere e a cui, evidentemente, erano state tolte. Intanto, nel martoriato indotto della fabbrica, 48 lavoratrici di mense e pulizie sono in balia del mercato degli appalti”.

“Il millantato piano industriale, per quel poco che è stato divulgato, dice invece sostanzialmente che Jsw non caccia un euro, ma pretende dallo Stato dai 238 ai 288 milioni di euro; più altri 5 anni di Cig; più gli sconti sul costo dell'energia, più una fetta di qualcos'altro?!? Il puro buon senso farebbe pensare che lo Stato pagatore diventi allora proprietario e gestore delle acciaierie per ben più del 51%. Macché: Jsw sorvola sulla questione e pretende di usare lo Stato quale comodo bancomat”, hanno sentenziato dal Camping Cig che sottolinea come sia a questo punto deprimente leggere nelle dichiarazioni a seguito del confronto con il ministro dello Sviluppo economico la conferma degli impegni del soggetto pubblico, ma la necessità di conoscere le intenzioni di Jindal.

“Noi diciamo basta: Jindal restituisca lo stabilimento senza oneri per lo Stato, giacché appare clamorosamente inadempiente, fino a prova contraria. - e hanno concluso - Di che cosa c'è bisogno ancora perché sindacati e istituzioni ammettano che la vicenda Jindal a Piombino è finita, anzi, non è mai iniziata? Solo lo Stato può salvare lo stabilimento”.


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